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Bilancio Provincia, 16 milioni in meno dallo Stato. Variati: "Basta o chiudiamo"

Di Pietro Rossi Mercoledi 29 Luglio 2015 alle 16:20 | 0 commenti

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Approvato oggi a Palazzo Nievo la variazione e l'assestamento di bilancio. Un pareggio di 139 milioni ma un'aggiunta di circa 26 milioni, 16 dei quali derivanti da minori entrate da parte dello Stato. Una doccia fredda per la Provincia di Vicenza che pareggia il bilancio dando fondo al "tesoretto" di 40 milioni di euro.

"Se dovesse succedere qualcosa di male qui succede in tutto il paese", ha commentato il sindaco Achille Variati che presiede il Consiglio Provinciale "Per quest'anno questo assestamento di bilancio mette sotto controllo tutta la spesa fino al 31 dicembre, ma se la finanziaria impone ancora tagli, non so come faremo - ha concluso il sindaco - in Provincia, comunque, nessun servizio sarà tagliato, non un dipendente avrà problemi con lo stipendio, non siamo venuti qui per tagliare niente, siamo qui per amministrare".
 
Provincia di Vicenza - “Non c'è un servizio che sarà tagliato. Anzi, da Venezia sono arrivate buone notizie, sotto forma di finanziamenti, per continuare a garantire il sostegno scolastico a ipovedenti e ipoacusici rimasti nel limbo della Legge di Stabilità visto che anche la Regione non ha voluto farsene carico non trattandosi di un suo servizio. Ma noi dobbiamo garantire la possibilità di poter comunicare a tutti e non avremmo lasciati soli questi ragazzi”. 

Così il Presidente della Provincia Achille Variati a margine dell'assestamento di Bilancio Finanziario per il 2015 e pluriennale 2015-2017 votato in Consiglio Provinciale. Un punto, questo, nel quale si è preso atto della riduzione di 1.600.000 euro dei trasferimenti legati all'imposta sull'assicurazione Rca, legata al trend negativo del mercato automobilistico. “Ma con la musina dell'avanzo di amministrazione siamo riusciti a raggiungere un equilibrio contabile che non penalizzerà, fino al 31 dicembre, neppure un dipendente”.

Del doman, leggi 2016, invece c'è meno certezza, anche perché Roma deve ancora deliberare sui criteri per la mobilità relativi al personale impiegato nei servizi fondamentale ma ritenuto comunque in esubero. C'è ad esempio la questione dei Centri per l'Impiego, 69 dipendenti che probabilmente fino al 2017 resteranno in capo delle nuove province a fronte di una valutazione iniziale che prevedeva il loro inserimento nei ranghi dello Stato. “Questa comunque è una Provincia virtuosa, e se succede qualcosa qua succede dappertutto. Una cosa è certa, siamo arrivati per amministrare non per tagliare servizi”. Ed è tanto più vero se si considera la decisione dell'Anac di inserire l'ente provinciale di Vicenza nella lista dei 34 soggetti aggregatori che affiancheranno Consip nell'acquisizione di beni e servizi contribuendo a individuare criteri e costi comuni in tutto il territorio nazionale.


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