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L'Unione Sindacale di Base Vicenza interviene sul destino dell' asilo nido aziendale

A due mesi della scadenza del contratto con la ditta Codess, i lavoratori con bimbi piccoli, che utilizzano in nido interno, ancora non hanno certezze, il disagio cresce e la febbre schizza in alto. Il Direttore Generale, con lettera datata 4 maggio indirizzata ai genitori, balbetta che l’azienda si è prodigata…ci sono questioni economiche incerte…sta ancora analizzando…la situazione è tutt’ora incerta…, ma la scadenza del servizio è imminente, praticamente domani e servono certezze.

Siamo in piena controtendenza: mentre la ministra Madia nella riforma della Pubblica Amministrazione appena approvata dal Senato, al fine di “promuovere la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro”, prevede che le amministrazioni procedano a stipulare convenzioni con asili nido, noi che il nido ce l'abbiamo in azienda, nuovo (aperto nel settembre 2009), a norma e perfettamente funzionante, rischiamo di chiuderlo buttando alle ortiche un importante investimento.

Se il livello di benessere di una comunità si misura in base ai servizi offerti ai propri cittadini, qui bisogna ammettere che, come i gamberi, si sta andando indietro.

È una questione di soldi? la regione ha tagliato i finanziamenti? ebbene, il Direttore che vanta conti in ordine e bilanci in attivo, apra il portafogli e dia una mano alle lavoratrici e ai lavoratori che, pur avendo bimbi piccoli, non vogliono rinunciare a svolgere la propria professione.

Nostro obiettivo è mantenere il nido aziendale funzionante, a disposizione delle lavoratrici/lavoratori e a tariffe sostenibili. Non permetteremo tentennamenti e dubbi sul mantenimento di un servizio la cui utilità e vantaggi, anche per l'azienda, sono fuori dubbio e riconosciuti da tutti.

L’asilo nido aziendale non è un lusso è una necessità.