Anniversario bomba atomica, Sala: in Comune messaggio dal sindaco di Hiroshima
Giovedi 6 Agosto 2015 alle 16:15 | 0 commenti
Comune di Vicenza
In occasione del 70esimo anniversario della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, il Comune di Vicenza ha ricevuto un messaggio dal sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, presidente del raggruppamento internazionale di sindaci per la pace "Mayor for peace". Nel ricordare i giorni del lancio delle bombe atomiche, il 6 e il 9 agosto del 1945, il sindaco di Hiroshima si augura che questo anniversario sia occasione per ricordare il primo messaggio dei sopravvissuti - Hibakusha.
Che hanno affermato "nessuno dovrà mai più soffrire come è successo a noi" e per rinnovare l'impegno a realizzare un mondo privo di armi nucleari.
"Il Comune di Vicenza aderisce al gruppo internazionale di sindaci che si impegnano a lavorare per la costruzione di un mondo di pace Mayor for Peace -dichiara l'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, nell'ambito della delega sui temi della pace e dei diritti umani in sintonia con l'articolo 2 dello Statuto Comunale -. Siamo oggi ancora e più che mai vicini alle comunità che risentono ancora a livello fisico, psichico, sociale di bombe dalla potenza e dagli effetti devastanti lanciate 70 anni fa e che rivolgono a tutti noi messaggi di monito e di speranza. Lo scorso anno un'iniziativa della Casa per la Pace di presentazione di un saggio di Stéphane Hessel "Esigete un disarmo nucleare totale" ci ricordava che le armi nucleari attuali sono in grado di distruggere 40 volte il nostro unico pianeta. Purtroppo il recente meeting mondiale sul disarmo nucleare delle Nazioni Unite che si tiene ogni cinque anni non ha sortito gli effetti auspicati e la minaccia è reale e non sufficientemente compresa. Come ci ricorda il sindaco di Hiroshima, non dobbiamo però a nessun livello smettere di credere in un mondo senza armi nucleari e impegnarci per questo obiettivo. Il nostro impegno quotidiano deve andare verso la promozione di una cultura di pace e nonviolenza ad ogni livello, iniziando dal nostro personale. La storia continua a dimostrarci che la cultura delle armi e della violenza sta portando il nostro pianeta a una guerra diffusa senza fine, e le singole persone ad uno stato di paura che a sua volta alimenta l'economia delle armi e le stesse guerre".
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