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"A Fare Il Veneto Comincia Tu": lode all'impegno trasversale di Alessandra Moretti

Di Redazione VicenzaPiù Mercoledi 27 Maggio 2015 alle 15:35 | 0 commenti

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"A Fare Il Veneto Comincia Tu", campagna LGBT Veneta per un voto consapevole sulle tematiche LGBT interviene sulle elezioni regionali

Facendo seguito alle polemiche circa l’impegno di Alessandra Moretti sia sul fronte dei diritti LGBT - firmando la Piattaforma “COME OUT” della Campagna “A Fare il Veneto Comincia Tu” - sia a sostegno delle famiglie del “Forum Veneto delle Associazioni Familiari”, intendiamo prendere posizione per riappacificare gli animi e spiegare perché questa ennesima polemica si fondi sul nulla.

«Capiamo che le tensioni politiche in piena Campagna elettorale possano portare a strumentalizzazioni dall'una e dall'altra parte, ma essendo noi fra i promotori della Campagna in oggetto, è nostro dovere chiarirne peculiarità e finalità, per permettere davvero a tutti i cittadini veneti un voto consapevole», afferma Mattia Galdiolo, Presidente di Arcigay Padova e tra i tanti promotori della Campagna LGBT.
«Sappiamo dell'impegno su più fronti di Alessandra Moretti, ne apprezziamo la trasversalità. La stessa Campagna “A Fare il Veneto Comincia Tu” è trasversale e apartitica. L'una firma non esclude l'altra, perché i diritti non si escludono a vicenda, ma si moltiplicano. E vogliamo ufficialmente ringraziare Laura Di Lucia Coletti candidata di L'Altro Veneto, Jacopo Berti candidato del Movimento 5 Stelle e Alessandra Moretti candidata del Partito Democratico per aver accolto la nostra proposta ed averla sostenuta con la sottoscrizione», conclude Galdiolo.
«In tutti i Paesi civili, i diritti riconosciuti alle minoranze non hanno tolto nulla a chi i diritti li aveva già», aggiunge Alex Cremonesi, Presidente di Arcigay Verona e anch'egli tra i promotori dell’iniziativa. 
«Esistono meravigliose dimostrazioni di democrazia e accoglienza, ultima in termini temporali il referendum per il ‘marriage equality’ nella cattolicissima Irlanda.
Nel nord Europa, dove la popolazione LGBT e le famiglie non eterosessuali hanno diritti da decenni, il tasso di natalità è elevatissimo, il tenore di vita di tutti è alto, e non esistono tensioni sociali su questi argomenti né crisi economica. Abbiamo degli esempi ottimi a cui puntare, non perdiamoli di vista.»


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