Continua il silenzio generale della stampa locale e dell'amministrazione comunale uscente di Achille Variati sullo scandalo della Fondazione Roi, nel cui cda a guida Ilvo Diamanti ancora siede il prof. Giovanni Villa, o Giovanni Carlo Federico Villa che dir si voglia, censurato ufficialmente per suoi comportamenti anche dall'Università di Bergamo in cui insegna a tempo pieno ("ancora per poco" ci dicono fonti di quella città ) e a cui non aveva chiesto, come da legge, il permesso di ricoprire un ruolo retribuito proprio dalla Roi come direttore tecnico o scientifico che dir si voglia dei Musei Civici di Vicenza (salvo le aggiunte sul sito comunale, postume alle nostre denunce, erano e sono solo la Pinacoteca Chiericati, il Museo Naturalistico Archeologico di S. Corona e il Museo del Risorgimento e della Resistenza).
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Terza presentazione pubblica e prima a Vicenza di "Roi. La Fondazione demolita", il secondo libro dossier della collana Vicenza Papers di VicenzaPiù a firma del Giovanni Coviello. Ad organizzarla ieri sera a Villa Lattes davanti a un folto numero di partecipanti, nonostante l'ora tipica della... cena, è stata Liliana Zaltron, capogruppo del Movimento 5 Stelle Vicenza che già aveva portato "Vicenza. La città sbancata" a consoscenza della ritrosa città ufficiale addirittura in sala Stucchi a Palazzo Trissino. Quel giorno c'era anche, tra gli altri ospiti prestigiosi, il senatore M5SEnrico Cappelletti che, assente questa volta, ha fatto pervenire al nostro direttore un messaggio letto in sala e pubblicato a seguire. Â
Sig. direttore, mi riferisco a due questioni, anche recentemente apparese nel suo giornale: Parco della Pacee Oasi naturalistica di Casale. In merito al primo, come sappiamo, dovrebbe essere l'epilogo della tormentata vicenda della Base del Din. Apro un inciso: a proposito di questa Base sarebbe auspicabile che prima o poi partisse una "indagine-verità ", una ricostruzione storica per capire se una volta constatato lo smantellamento della pista aeroportuale, che segnava una svolta nel temuto sistema militare in territorio vicentino, e una volta apparsi programmi in alternativa o congiunti alla 173°, non sarebbe stato il caso che il Movimento No Dal Molin avesse avuto l'avvedutezza di reimpostare una posizione, che poteva essere più morbida o più acuta, a seconda delle risultanze. Osservo che l'accorgimento avrebbe evitato la conclusione, oggi evidente, che dal punto di vista politico non è proprio gloriosa, mentre dal punto di vista delle compensazioni... bè, ora vedremo come andrà a finire con il Parco! Chiudo l'inciso.
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"Il PIRUEA Pomari, piano urbanistico che prevede l'ennesima inutile colata di cemento, è scaduto lo scorso marzo 2016! Per la città si tratta di un momento storico: il destino dell'area, concepita inizialmente come il più grande Parco Urbano di Vicenza, deve essere riscritto dopo 14 anni di speculazione edilizia. La questione Pomari resta una vicenda ancora aperta al pari di una delle lottizzazioni più discusse in città : Borgo Berga, entrambe concepite nei primi anni 2000 e figlie della stessa logica di speculazione e sopraffazione nei confronti del territorio e del paesaggio": questi sono i concetti sintetizzati in un volantino e illustrati in una conferenza stampa del Comitato Pomari svoltasi, con la presenza "solidale" di Liliana Zaltron, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Vicenza, a davanti all'ingresso dei cantieri della società Incos di Gaetano Ingui tra via Fermi e via Soldà (qui la photo gallery a cura di Maurizio Morelli).
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"Plaudiamo all'attività ecologica dell'Assessore alla Progettazione e sostenibilità Urbana,Antonio Dalla Pozza, che con tempestività ha rimediato all'inopportuno affioramento di "inerti copertoni", nell'Oasi di Casale senza per questo disturbare la nidificazione degli aironi guardabuoi" (foto di Francesco Brunello da JuzaPhoto, ndr): inizia così la nota di Liliana Zaltron, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Vicenza, che pubblichiamo di seguito. Forse la rana, prosegue la pentastellata, avrebbe qualcosa da ridire sullo sconvolgimento del suo habitat generato dall'attività "di pesca" dei suddetti copertoni da parte del sommozzatore! Assessore, ma non ha sempre detto che i carotaggi da noi proposti nella zona dell'interramento di rifiuti pericolosi erano troppo invasivi ed avrebbero alterato l'equilibrio ecologico ormai instauratosi?
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«Prima "criminali" poi "talebani" poi ritiene che la voce di queste associazioni possa essere utile per il futuro. Tutto questo dal vicesindaco Bulgarini nei confronti delle associazioni che da anni si stanno battendo per la salvaguardia del nostro territorio. Innanzitutto riteniamo sia necessario e doveroso da parte del vicesindaco scusarsi con le associazioni. Poi una volta scusatosi, chiediamo quali siano le motivazioni per le quali ha cambiato, in così poco tempo, la sua opinione»: è così che esordisce in una nota che pubblichiamo Liliana Zaltron, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Vicenza sulle opinioni di Jacopo Bulgarini d'Elci sui comitati che si occupano del degrado della città come motivo della possibile cancellazione di Vicenza dalla prestigiosa e qualificante lista delle Città Patrimonio dell'Unesco.
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Pubblichiamo una lettera di Andrea Lucangeli indirizzata il 4 febbraio a Liliana Zaltron, consigliere comunale M5S, e fatatci pervenire in copia dopo aver per qualche tempo cercato di rallentarne l'animus pugnandi non certo per non dargli spazio ma per non essere ripetitivi con i lettori su certe polemiche assidue con l'ass. Antonio dalla Pozza ma soprattutto con Acque Vicentine. Nella sua lettera inviata a Zaltron, l'unica "politica" che segue realmente le sue lagnanze dopo che tutti gli altri componenti del Consiglio Comunale lo hanno sistematicamente snobbato anche per segnalazioni che meritavano per lo meno un controllo, Lucangeli fa cenno ai condizionamenti che Acque Vicentine eserciterebbe nei confronti dei media per avere una stampa amica.