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Treno Verde lascia Vicenza verso l'Expo. Legambiente: un successo

Di Emma Grande Sabato 4 Aprile 2015 alle 19:32 | 0 commenti

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Legambiente Vicenza traccia un bilancio della tappa veneta del Treno Verde a Vicenza, dopo la tre giorni dal 31 marzo al 2 aprile per poi ripartire alla volta di Cuneo, penultima tappa prima di arrivare a Milano per l’Expo 2015. Tre giorni tra formazione, convegni sull'agricoltura, incontri, spettacolo e alimentazione: "sono stati un successo e vorremmo tirare le fila e ringraziare quanti vi hanno partecipato" fa sapere Rossana Andreato per l'associazione ambientalista vicentina. Di seguito il resoconto e più sotto l'incontro su "Canapa, creare una filiera agro-industriale in Veneto".

Si è conclusa giovedì la tappa veneta del Treno Verde di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato, nella città di Vicenza. Le carrozze si sono fermate nella stazione centrale della città, ma in questi tre giorni abbiamo affrontato un viaggio nel mondo dell’agricoltura, dell’alimentazione e degli stili di vita, all’insegna della sostenibilità, ambientale, ma anche economica e sociale.

Sono stati circa 300 i bambini dai 7 ai 15 anni che hanno visitato la mostra, all’interno delle 4 carrozze, nelle mattinate di martedì 31 marzo e mercoledì 1 aprile, con la guida degli esperti volontari del Treno Verde.

Nodo legato ai temi di quest’anno, attorno al quale si è svolto tutto il racconto della terra veneta è stata l’elezione degli Ambasciatori del territorio: produttori agricoli e aziende trasformatrici che lavorano nel rispetto e per la salvaguardia del patrimonio ambientale, sociale e culturale dei nostri territori.

In questi tre giorni sono state tante le attività organizzate: dai convegni su OGM e sul futuro della Canapa in Veneto, all’incontro con le aziende della campagna LAIQ. Ma abbiamo dato spazio anche all’arte e alla riflessione con il divertente e intenso Incontro animato con giochi e racconti realizzato da Carlo Presotto e Matteo Balbo, sul tema del rapporto con il cibo, dedicato a bambini, genitori, insegnanti.

Importante è stata la partecipazione e il supporto del Forum Agricoltura Sociale di Vicenza (clicca qui), realtà che a Vicenza e Provincia collabora con Legambiente condividendo profondamente l’idea che è solo la buona agricoltura che può fungere da sentinella dei territori. Abbiamo potuto conoscere i loro prodotti durante il partecipato Aperitivo sul Treno che si è svolto mercoledì sera, in cui erano presenti anche i prodotti di Unicomondo.

Ringraziamo pertanto oltre a tutti i volontari che si sono impegnati per la realizzazione di questa tappa, anche i partner che ci hanno permesso di realizzarla e gli ospiti che l’hanno resa così densa di contenuti. Un ringraziamento particolare però va alle numerose persone che hanno seguito il richiamo del Treno Verde e sono venute a trovarci in stazione.

E facciamo un grande augurio per le prossime tappe di questo speciale convoglio ambientalista.

 

Legambiente lancia la sfida di nuova filiera agro-industriale della canapa in Veneto, legata alle innumerevoli possibilità di utilizzo di questa pianta per salvaguardare l’ambiente, rilanciare  un settore in crisi come quello dell’agricoltura e creare nuova occupazione. La Regione Veneto indirizzi ora i fondi previsti dal Piano di sviluppo rurale verso questa filiera e sostenga i tanti imprenditori pronti a investire.

L’appello arriva in occasione del dibattito “Canapa, quale futuro in Veneto? Il ruolo della canapa per la resilienza in agricoltura e la diversificazione colturale” in programma oggi a bordo del Treno Verde, la storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato, che chiude la tre giorni di iniziative a Vicenza. Incontro  al quale prenderanno parte: Maurizio Bilotto, Legambiente Veneto Orientale; Beppe Croce, direttore di Chimica Verde e responsabile agricoltura di Legambiente; Giangiacomo Bonaldi, direttore Confagricoltura Veneto; Franco Menazza, direttore Copagri Veneto; Mario Quaresimin, direttore Cia Venezia; Barbara Ceschi a Santa Croce, presidente di Equilibrium; Manuel Benincà, responsabile ambiente Coldiretti Veneto.

“La canapa è un'occasione occupazionale e ambientale da non perdere - sostiene Beppe Croce, direttore di Chimica Verde e responsabile agricoltura di Legambiente - perché è una pianta che riveste un importante ruolo di difesa del territorio e non richiede pesticidi ed esige moderate quantità d’acqua. L'Italia fino alla fine del dopoguerra è stato il secondo produttore mondiale di canapa. Andata negli anni, in disuso, la produzione di canapa potrebbe oggi essere di nuovo rilanciata nei settori di mercato come la bioedilizia, l'alimentazione animale o gli interni delle automobili. Non solo, la canapa rappresenta una pianta molto importante per l'equilibrio ambientale del territorio in quanto pianta dalla proprietà fitodepurative e migliorativa del terreno”.

“Oggi proponiamo la creazione di un’associazione regionale per la promozione di questa coltura - dichiara Davide Sabbadin, responsabile Energia di Legambiente Veneto - come succede già in Toscana ed altre regioni. È necessario riportare la canapa nella quotidianità e nei pensieri dei veneti facendola uscire dall’immagine stereotipata che ne hanno dato gli stupefacenti. La nostra regione ha fornito canapa per le vele e i cordami di mezza Europa per molti secoli ed è stata una risorsa che ha mantenuto viva e redditizia l’agricoltura. È tempo che la canapa torni a fare la sua parte nel mix produttivo della pianura veneta. Oggi facciamo una scommessa con le associazioni agricole e gli imprenditori del settore affinché concordino con noi sul grande valore ambientale che la canapa può portare al Veneto. Se così sarà e se la Regione farà la sua parte sarà possibile chiudere il cerchio che oggi vede aziende veneto del comparto edilizio comprare la canapa in Francia da un lato e dall’altro migliaia di aziende agricole potenzialmente disponibili a produrla. L’assenza della Regione al dibattito di oggi non è certamente un buon segnale, ma siamo certi che tramite le misure del Psr si vorrà dare attenzione anche a questa filiera che ha enormi possibilità di sviluppo”. 

Secondo i dati Assocanapa c’è stato un aumento del 150 per cento dei terreni coltivati in Italia con questa pianta nel 2014 rispetto all’anno precedente a scopo tessile, edile, cosmetico, ecc. Così come sono raddoppiate le aziende agricole coinvolte nella semina che dalle 150 del 2013 sono passate a circa 300 dell’anno successivo, con il conseguente aumento degli ettari coltivati in Italia che da circa 400 (nel 2013) sono diventati 1500 (nel 2014). Le stime inoltre parlano di aumento per il 2015 fino a 5000 ettari, ma sembra che non ci sia seme a sufficienza rispetto alle richieste.

Leggi tutti gli articoli su: Legambiente, Expo, Treno Verde, canapa, Rossana Andreato

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