Tbc, Mondardo: pericolo per Forze dell'ordine e cittadini, Vicenza è a rischio
Mercoledi 22 Luglio 2015 alle 14:39 | 0 commenti
Antonio Mondardo, Segretario Provinciale Lega Nord Vicenza
Non bastava l'arrivo casuale e disorganizzato di profughi nei nostri paesi, ora (ma non è una novità perché la Lega da tempo aveva messo in guardia il Governo) siamo costretti a far fronte all'emergenza sanitaria. Non è un'esagerazione. L'episodio del presunto caso di TBC (tubercolosi) che ha messo a rischio la salute di numerosi agenti di polizia e carabinieri ne è un esempio tragico e lampante.
Sette agenti di polizia e quattro carabinieri che avevano effettuato il servizio di accompagnamento dei migranti sono stati messi sotto osservazione. Uno dei profughi arrivato all'inizio del mese scorso aveva accusato malori ed era stato ricoverato al reparto malattie infettive del San Bortolo. Gli agenti e i carabinieri lo avevano accompagnato all'Hotel Adele e il primo luglio sono stati sottoposti ad analisi perché vi era fra i profughi accompagnati un presunto caso di TBC.
Una situazione assurda. Non solo i cittadini devono difendere i loro quartieri e il loro quieto vivere da questa invasione di immigrati economici, ma addirittura sono disarmati di fronte al problema sanitario, tremendamente sottovalutato da questo governo cialtrone e pericoloso. I poliziotti e i carabinieri sono stati visitati qualche giorno dopo, quando, qualora vi fosse stato effettivamente un caso di TBC, la loro salute poteva essere pesantemente compromessa. Ma quante volte sono costretti a correre rischi, per uno stipendio basso, sottratti alle normali funzioni di tutela dell'ordine pubblico? Quando succederà qualcosa di grave, chi darà una spiegazione ai loro famigliari? Renzi con un tweet o Alfano con una dichiarazione in qualche talk show?
Cosa aspetta questo governo a dare un taglio a questa situazione assurda che mette cittadini contro cittadini, poveri contro poveri? Pensiamo al caso di Quinto di Treviso o ai 200 profughi spediti in un unico posto nel Veronese o a quelli che rifiutandosi di fotosegnalarsi vagano per le nostre città . In alcuni casi potrebbero rappresentare un pericolo sanitario micidiale. Ma in Italia, come sempre, si aspetta di avere la notizia del morto per intervenire"
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