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Dopo la petizione al Ministro del MIBACT, Dario Franceschini, preparata da Francesca Leder e sottoscritta da decine di docenti universitari italiani e stranieri (leggi qui), oltre che da centinaia di persone, tornano a farsi sentire sulla questione del progetto TAV/TAC nella città di Vicenza i No Dal Molin attraverso il “Gruppo donne Vicenza libera dalle servitù militari” che organizza un dibattito intitolato titolo "Mani sulla città".

“Il tema della discussione – spiegano gli organizzatori - ruoterà intorno alla mancanza di democrazia e dei processi decisionali che coinvolgano i cittadini nella decisione di costruzione di grandi opere che hanno un impatto forte sui territori. Vicenza, dopo il Dal Molin otto anni fa, si ritrova a subire dall'alto un altro progetto, quello del TAV o TAC, che sconvolgerà il tessuto urbano e la vita dei cittadini senza che questi ultimi abbiano potuto non solo avere voce in capitolo ma nemmeno essere informati attraverso assemblee di quartiere”.

“Inoltre – concludono i No Dal Molin - spesso le grandi opere in Italia sono state occasioni di malaffare, di sperpero del denaro pubblico, di infiltrazioni mafiose e corruzione in un connubio tra malavita organizzata, imprenditori e politici. Crediamo che il modello di sviluppo del futuro debba essere fatto su misura delle persone che vivono le città e i territori e non su misura del profitto di pochi”.

Moderati dal giornalista Giulio Todescan discuteranno Livio Pepino, ex magistrato del CSM ed ex presidente di Magistratura Democratica, Francesca Leder, docente di Urbanistica presso l'Università di Ferrara e membro dell'Osservatorio Urbano Territoriale, e Guglielmo Vernau, esperto di problemi tecnico-ambientali della base Dal Molin. 

L’appuntamento è per sabato 10 gennaio alle ore 15.30 in Villa Tacchi