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Tagli alle partecipate, Cavalieri: un primo passo, ma non ci dicono come farlo

Di Edoardo Andrein Mercoledi 1 Aprile 2015 alle 11:55 | 0 commenti

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Il Piano di razionalizzazione delle società partecipate all'approvazione del consiglio comunale è stato presentato mercoledì 1 aprile a Palazzo Trissino dall'assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro Michela Cavalieri, un processo di razionalizzazione delle partecipazioni comunali per "tagliare tutto quello che è in più - ha spiegato l'assessore - un primo passo che deriva dall'iniziale piano Cottarelli, ma non ci dicono come farlo".

Di seguito i dettagli delle operazioni contenute nella delibera comunale e qui intervista video a Cavalieri.

Società partecipate sì, ma solo se indispensabili ai fini istituzionali dell'ente, senza doppioni, con bilanci sani e poltrone ridotte al minino. Questo, in estrema sintesi, il mandato della legge di stabilità 2015 agli enti locali a cui anche il Comune di Vicenza si sta attenendo. Come richiesto dalla norma, su proposta dell'assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro Michela Cavalieri la giunta comunale ha infatti licenziato un dettagliato piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie del Comune che a breve dovrà essere votato dal consiglio comunale.
“Da tempo – ha detto a questo proposito l'assessore Cavalieri – il Comune di Vicenza è impegnato in un'azione di stretto monitoraggio delle proprie società partecipate, sostenendo procedure di liquidazione o di vendita di quote di quelle che sono in perdita o non sono più strategiche per l'ente. Il piano di razionalizzazione che lo Stato ci chiede di redigere con l'obiettivo di contenere i conti pubblici va esattamente in questa direzione. Manterremo quote di partecipazione soltanto in aziende sane, strategiche e con poltrone ridotte al minimo”.  
Delle 13 società partecipate dal Comune di Vicenza, l'amministrazione conferma dunque la procedura di liquidazione da tempo avviata per Aeroporti Vicentini, Magazzini Generali e C.I.S..
Tra le società a partecipazione totale o comunque molto rilevante, il piano di razionalizzazione mette in evidenza la strategicità e i bilanci in utile di Aim Vicenza (partecipata al 100%) che dovrà proseguire quanto indicato nel piano industriale in termini di efficientamento e contenimento della spesa, oltre che di individuazione di percorsi aggregativi con altre aziende a controllo pubblico. Aim, inoltre, dovrà provvedere alla liquidazione o all'accorpamento della società Aim Bonifiche, attualmente in perdita.
Anche la partecipazione del Comune in Acque Vicentine (58% delle quote, bilanci in utile) viene dichiarata strategica nel piano, fermo restando gli obiettivi di contenimento dei costi che anche questa società deve perseguire.
Infine, per quanto riguarda Fiera di Vicenza (partecipazione del 32,11%, bilanci in utile) l'amministrazione comunale si riserva eventuali azioni di alienazione dopo la definizione delle procedure di aggregazione avviate con Fiera di Verona.
In relazione alle cinque società in cui il Comune è presente con quote esigue, per quanto riguarda  Agno Chiampo Ambiente, A4 Holding-Autostrada BS-PD e Banca Popolare di Vicenza, la previsione dell'amministrazione è di procedere alla dismissione delle quote di proprietà; rispetto a Banca Popolare Etica la partecipazione risulta del tutto simbolica; in merito a FTV il Comune si uniformerà alle scelte della Provincia, con particolare riguardo al processo di aggregazione con Aim.
Il piano di razionalizzazione affronta infine la situazione di College Valmarana Morosini e Vicenza Logistic City Center, le due società partecipate per le quali le perdite risultano  reiterate.
Per quanto riguarda il College Valmarana Morosini, dopo due gare per la cessione delle quote andate entrambe deserte, l'amministrazione ritiene di dover porre in liquidazione la società o attivare altre procedure per la chiusura dell'azienda in accordo con gli altri soci pubblici.
 Ai vertici del Vicenza Logistic City Center invece, considerati i benefici in termini di impatto ambientali prodotti dal servizio di logistica green per il centro storico e valutato che in tre anni il disavanzo di 90 mila euro si è dimezzato, l'amministrazione chiede un piano di risanamento entro il 30 giugno che dimostri il raggiungimento del pareggio di bilancio già dal consuntivo 2015 e preveda la nomina di un amministratore unico al posto dell'attuale consiglio di amministrazione. In assenza di tale piano, il Comune effettuerà una gara per la cessione delle sue quote.


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