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Tac, lettera aperta di due cittadini ai Consiglieri: "sei miliardi spesi male"

Di Citizen Writers Venerdi 20 Marzo 2015 alle 18:47 | 0 commenti

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Luigi Damian e Alessandro Fracasso hanno preparato una lettera aperta recapitata ai Consiglieri del comunali di Vicenza che pubblichiamo integralmente di seguito

In qualità di cittadini del Comune di Vicenza, di comitati attivi e presenti nel territorio, desideriamo esprimere il nostro dissenso in relazione all’attuale progetto ferroviario TAV/TAC, che definiamo sinteticamente: sei miliardi di euro assolutamente spesi male. 

Contemporaneamente, vogliamo informare quella gran parte di cittadini che ha sentito solo proclami di sogni futuri e che non è consapevole dei costi e dei disagi che dovremmo sopportare; solo per fare un esempio, tantissimi non sanno che nel progetto, LA STAZIONE DI CAMPO MARZO SARÀ ABBANDONATA E DEMOLITA, E SI COSTRUIRANNO DUE NUOVE STAZIONI. 

SEI miliardi di euro è la stima dei costi per la tratta Padova-Verona per una linea che:

a)     NON è effettivamente ad alta velocità (quindi è simile a quella attuale)

b)    Solo a Vicenza farà abbattere più di 80 edifici (case, capannoni, infrastrutture) con enormi problematiche per chi ci abita, con disagi enormi per la città, con tonnellate di macerie da spostare;

c)     Costruirà due stazioni nuove, una delle due alla Fiera, e quindi, a 5 chilometri dal centro (nuove tonnellate di  cemento per qualcosa che già c’è);

d)    Si inventa un bacino di utenza di 800.000 abitanti ipotizzando che chi abita a Verona sud, a Dolo e ad Abano venga a prendere il treno alla Fiera di Vicenza;

e)    Non tiene conto dei dati demografici che prevedono fra venti anni in Italia una popolazione ridotta per numero, più anziana e con meno risorse economiche;

f)      Farà aumentare il traffico: lo stesso  Sindaco di Vicenza ha affermato che  “..Il 50% di chi utilizza oggi  la stazione arriva a piedi o in bicicletta'…” ma domani si andrà alla stazione della Fiera in bici o a piedi ? Si useranno automobili con conseguente aumento del traffico e ulteriori costi di parcheggio;

g)     Distrugge l’intermodalità presente: treni veloci e regionali, corriere e autobus arrivano oggi tutti allo stesso punto. Domani una stazione fuori città, una seconda decentrata mandano in frantumi questo sistema

h)    Costruisce due stazioni per una città di 100.000 abitanti, unico caso nel Veneto;

i)      Causa lavori pesanti in città per un numero imprecisato di anni, con disagi inimmaginabili.

j)         

SEI miliardi di euro (circa 12.000 miliardi delle vecchie lire) spesi malissimo per creare un sacco di problemi in città quando basterebbe adottare l’idea del passaggio a sud dei Berici per tutti i TAV e i convogli che non fermano a Vicenza ed utilizzare, nel tratto Montebello-Grisignano, l’attuale linea per i treni TAV che effettivamente sostano o partono dalla nostra città, con un consistente risparmio di denaro accumulato con le nostre tasse e con l’eliminazione dello scempio della nostra città.

Risparmi che potrebbero essere impiegati, ad esempio, per risarcire i danni dovuti a eventi calamitosi (dove non ci sono mai soldi a sufficienza) o potrebbero essere investiti per la tutela del territorio (e quindi prevenire questi eventi), per scuole più moderne e più sicure, per energie rinnovabili.

A tale proposito ribadiamo che il tema TAV:

·       non è mai stato trattato nella campagna elettorale del 2013;

·       non era quindi presente nelle linee programmatiche della maggioranza e non lo è tuttora;

·       è stato presentato e deciso, riservatamente, in concomitanza alle vacanze di Natale;

·       non ha mai coinvolto la cittadinanza definendo quali fossero i reali aspetti negativi sopra descritti.

·        

Per tutte le considerazioni sopra esposte e non per un semplice no privo di motivazioni, vi chiediamo di esprimervi contro l’attuale progetto ferroviario presentato, assumendovi, in caso contrario la responsabilità di fronte ai cittadini attuali e futuri di aver autorizzato tale scempio.

E inoltre, siete proprio sicuri che sia il modo migliore di impegnare le risorse? Non credete che sarebbe doveroso interpellare la cittadinanza per sapere se è condiviso questo stravolgimento della città del Palladio per i prossimi 150 anni?

Infine, considerata l’impossibilità per i cittadini di organizzare il referendum, a causa dei tempi imposti dalla presentazione di questo progetto, ci appelliamo a tutti i consiglieri affinché presentino una richiesta di referendum per dare la possibilità a tutti noi, cittadini di Vicenza, di esprimere la propria scelta nei confronti di un simile evento.


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