Lamentele a San Lazzaro: soprattutto gli stranieri utilizzano male i cassonetti a calotta. AIM e Comune dovranno fare uno sforzo di informazione in più
Venerdi 3 Giugno 2016 alle 13:28 | 1 commenti
Purtroppo i nuovi cassonetti a calotta, installati da pochi giorni nel quartiere di San Lazzaro, non vengono adeguatamente utilizzati generando cumuli di rifiuti lungo il viale che da Vicenza Ovest immette in città , un biglietto da visita non certo ottimale per il Capoluogo di provincia. Differentemente da prima, i nuovi cassonetti dispongono di un sistema di apertura elettronico e si aprono per mezzo di una chiave elettronica, che AIM nei giorni precedenti all’installazione dei nuovi cassonetti ha consegnato insieme alle indicazioni di utilizzo direttamente ai residenti della zona.
Poggiando la chiavetta in un punto ben indicato della calotta si sblocca la chiusura della stessa, permettendo così il conferimento dei rifiuti residui da raccolta differenziata. Infatti, questi nuovi cassonetti vanno a interessare solo il rifiuto residuo, che prima era conferito nei classici cassoni con apertura completa della parte superiore e nei quali, come più volte abbiamo potuto notare, veniva depositata anche una buona dose di ingombranti.
Ingombranti che, oggi più che mai, devono essere conferiti nelle apposite riciclerie. Nel caso di San Lazzaro quella da utilizzare è in via delle Fornaci, laterale di viale Mercato Nuovo.
Non a caso nei nuovi cassonetti viste le ridotte dimensioni della calotta non potranno essere più conferiti gli enormi sacchi e scatoloni che nella giornata di ieri e anche stamattina adornavano i marciapiedi di viale San Lazzaro e che i cittadini, se si tratta di rifiuto residuo, devono avere la cura di conferirli in sacchetti di ridotte dimensioni.
Nell’avvicinarci a uno degli indecorosi cumuli abbiamo raccolto le opinioni di alcuni residenti, che hanno lamentato che soprattutto i molti stranieri residenti proprio a S. Lazzaro, non essendo abituati a fare una raccolta differenziata adeguata, non si preoccupano d’informarsi adeguatamente su come o dove smaltire particolari ingombranti, limitandosi a lasciarli a fianco dei cassonetti.
Tale comportamento, che non è sicuramente decoroso per Vicenza “Patrimonio dell’Umanità â€, non deve, però, portare ad un'ulteriore differenziazione razziale che sfoci in inutili polemiche di cui l’intera città non ha bisogno. Se alcuni di questi comportamenti sono dovuti alla mancata informazione di molti residenti esteri, non ci meraviglieremmo se a questi avessero contribuito anche altri residenti italiani.
Sarà necessario, quindi, che AIM e Comune facciano uno sforzo ulteriore per attuare diverse e più incisive iniziative nell’informare e coinvolgere anche questa parte di residenti, facendo capire i vantaggi che una raccolta differenziata e ordinata porta all’intera cittadinanza.
Se, nell’assemblea informativa a cui abbiamo partecipato il 17 maggio scorso non abbiamo notato la presenza di residenti esteri, sarà quindi necessario un diverso approccio, che oltre a risolvere il problema verificatosi, contribuisca a quel processo d’integrazione oggi più che mai necessario.
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Altro che vantaggi dalla raccolta differenziata, nessun sconto per il 60% delle famiglie che differenziano. A quando la prevista Tassa a Peso, secondo le norme di Legge? Gli stranieri nemmeno sanno cosa è la differenziata. Ma sembra che per informarli si debbano scrivere cartelli in Araba, Serbo, Ucraino, Albanese, ecc.....L'integrazione dovrebbe essere OBBLIGATORIA senza se e senza ma, a partire dalla conoscenza della Lingua Italiana che generosamente ospita a Vicenza oltre 10 mila stranieri europei o no!