Richiedenti asilo a San Pio X, la Prefettura: "Improbabile, vista la vicinanza con la caserma". Ma ogni giorno si sbatte il profugo in prima pagina
Giovedi 3 Settembre 2015 alle 20:09 | 0 commenti
Non passa giorno che stampa e cittadini, ogni volta indignati, si diano da fare da una parte a fare la conta dei profughi che arrivano in città e dall'altra a sollevare un polverone su ogni indicazione di una loro eventuale collocazione. Ultima, in ordine di tempo, quella di Via Corbetta, a San Pio X, in tre edifici che un tempo ospitavano altri "immigrati", ma di lusso: famiglie americane.Â
"Come ogni posto valutiamo bene tutte le eventualità prima di assegnare la sistemazione - spiega con voce oramai abituata alla tematica Luigi Vitetti, Capo di Gabinetto della Prefettura di Vicenza - ma credo che quel posto sia inadatto non fosse altro per via della vicinanza con la caserma Ederle". Abituati a rispondere ogni giorno alla stampa. Stampa che magari precisa "niente è ancora definitivo e deciso" - come ripete la prefettura automaticamente - ma che poi, senza troppi problemi, sbatte il profugo in prima pagina perché fa notizia. Notizia che poi rimbalza a lettori e cittadini i quali, trascurando la postilla "non c'è niente di certo" mettono comunque le mani avanti e alzano barricate, con i più "Intellettuali" che prendono carta e penna e scrivono ai giornali tirando fuori onore e rispetto e giocando a fare gli untori e mettendo al muro, ogni volta, soprattutto il Comune che, non lo diciamo noi ma la legge, c'entra poco o niente con l'alloggio di profughi in strutture private. Anzi, la stessa conferenza dei sindaci dell'Ulss 6, proprio ieri, ha chiesto al Prefetto di essere informati quando ci sono dei sopralluoghi su case di proprietari disposti ad affittare per l'accoglienza. Eppure funziona così la stigmatizzazione e il razzismo prezzolato in tempi di eterna emergenza profughi. Funziona così, come al contrario, funziona il pietismo da pochi soldi, la foto del cadavere del bambino siriano su una spiaggia turca, post del giorno su facebook, ed eterna retorica sterile.Â
E domani sarà lo stesso. Anzi no, perché con l'arrivo di altri nove richiedenti asilo, appena sbarcati ma già sistemati a Chiampo, la città e la stampa cittadina starà tranquilla perché tocca alla provincia. E quelli di questa mattina, una decina, sono andati in quota all'hotel Adele, messi in una delle loro strutture satellite, e quindi quello oramai non fa più notizia. Qualche preoccupazione, piuttosto, per i 40 in arrivo per il fine settimana. "Sinceramente non abbiamo ancora pensato dove metterli - conclude Vitetti - ma faremo come sempre le opportune valutazioni". Una riunione la prossima settimana, per la questione di San Pio X e altre riunioni successive, probabilmente, in una situazione che sta sconfinando nel tragicomico e in cui l'opinione pubblica è ormai abituata a correre, quando spunta un profugo, come un coniglio corre appena spunta una carota.
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