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Residenze San Camillo, USB scrive al cda Ipab: "riattivazione tavolo tecnico"

Di Citizen Writers Martedi 21 Luglio 2015 alle 17:44 | 0 commenti

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La lettera per il cda Ipab Vicenza di Germano Raniero del sindacato USB

La scrivente o.s. , sindacato maggioritario all'interno delle Residenze  SAN CAMILLO  con la presente intende portare a conoscenza  il CdA in indirizzo circa  l'attuale situazione lavorativa e assistenziale  ivi presente nei tre reparti. Nei pochi giorni dal vostro insediamento  pensiamo abbiate avuto modo di visionare la situazione in oggetto pertanto qui di seguito ci limitiamo ad un breve escursus e a una breve elencazione delle criticità presenti.

1.- i tre reparti in questione sono da anni in appalto a coop.,  decisione che chi scrive ha sempre avversato.

Scaduto dopo varie proroghe il precedente appalto, l'attuale è stato vinto, e certificato come regolare anche da sentenza TAR, dalla Coop Bramasole che ha fatto una offerta qualità prezzo  vantaggiosa per l' IPAB., noi aggiungiamo al massimo ribasso e in realtà non sostenibile nel tempo senza limitare la qualità erogata.

Il passaggio  tra il vecchio e nuovo appalto ha comportato tensioni sindacali molto forti a causa della riduzione di orario generalizzato per infermieri operatori e ausiliari, e  ora  la stessa conduzione dell'appalto ha da sempre creato criticità  assistenziali e di conseguenza stati di agitazione sindacale con scioperi.

2.-Situazione che aveva portato  il Commissario straordinario  a mettere in piedi un tavolo tecnico di verifica a cui partecipavano  coop, Ipab, Comune, Ulss, famigliari , organizzazioni sindacali.

Per la verità dopo  un solo incontro  questo tavolo non è piu' stato convocato.

3.-LA SITUAZIONE ATTUALE PRESSO I TRE REPARTI DEL SAN CAMILLO.

La scrivente ha sempre sostenuto che per il prezzo  la qualità del servizio non sarebbe stata mantenuta.

Purtroppo a  9 mesi   dall'inizio dell'appalto queste preoccupazioni hanno trovato conferma:

Scarso personale presente nei reparti,  metodi di lavoro che vengono spesso cambiati:

attualmente dalle 9,30 fino alle 17 nei reparti ci sono solo 3 operatori per reparto con rispettivi 30/34 ospiti per piano 

Qui la cosa desta preoccupazione perchè  in soli tre operatori non possono garantire una qualità del servizio che rispetti la dignità dell'ospite, operatori che sono costretti a finire il giro letti anche alle ore 12,30 ( a volte in due operatori con alzata che è continuata fino alle 17)ben oltre il pasto. Pasto che viene fornito velocemente  da un solo operatore a volte togliendo i piatti senza che il pasto sia terminato o almeno  l'ospite si sia come dire un attimo  assestato.

La scrivente vorrebbe qui far notare  la  differenza  di presenza  di OSS  tra   reparti IPAB e San Camillo; 6 per turno  all'IPAB  3 per il San Camillo.... questo a fronte di rette pagate uguali, di tempi di assistenza che dovrebbero essere uguali.

Se poi il CdA si fa consegnare dalla coop il rilievo fatto dalla coop stessa  la prima settimana di luglio ci si accorge che i tempi erogati di assistenza sono al limite, certo rispettosi degli standard regionali ma al limite, ben al di sotto degli standard  che vengono erogati in tutte le IPAB e in altre strutture  assistenziali private.

Questa differenza assistenziale   l' IPAB  la deve affrontare per  garantire a tutti gli ospiti uguale assistenza sia nel pubblico che nel servizio appaltato.

Che queste nostre affermazioni non siano frutto di fantasie lo dimostrano le varie ispezioni  succedutesi e fatto grave  i vari appelli  e lettere dei famigliari e il fatto, gravissimo, che ospiti storici  della struttura se ne sono andati in altri Ipab   danneggiando    l'immagine non tanto del san Camillo quanto dell'IPAB.

Se i famigliari di  questi ospiti li da decine di anni  hanno preso questa decisione  significa che la situazione si è alquanto deteriorata.

Certo chi è appena arrivato non porta colpe. Ma una volta assunta la responsabilità di gestione chi è

titolare del servizio, l'IPAB,  deve assumere le decisioni in merito.

La scrivente o.s.  Continuerà, per quanto la riguarda,  a mobilitare i lavoratori affinchè diritti degli ospiti e diritti dei lavoratori siano rispettati entrambi e insieme.

Infine la scrivente ricordando che in una recente e precedente comunicazione chiedeva di essere ricevuta  per conoscere il nuovo CdA  e le sue linee programmatiche, richiesta a tutt'oggi senza risposta,  rinnova  l'invito  ad un incontro e chiede comunque la riattivazione  del tavolo tecnico di cui sopra si faceva cenno.

In attesa cordiali saluti.  

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