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Renzi e il machiavello

Di Citizen Writers Mercoledi 28 Gennaio 2015 alle 20:50 | 0 commenti

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Riceviamo da Adriano Verlato e pubblichiamo

Certo, le personalità dei nostri presidenti del Consiglio, sono diverse anni luce una dall’altra. Monti era ed è molto british, uomo di pensiero profondo che pesa accuratamente, lo vedi dalla lentezza con cui parla, ogni parola che esce dalla sua bocca. Anche Letta è riflessivo, ma in modo diverso. Non perde mai le staffe, ha un self control invidiabile anche se non gli riesce, in certi casi, di nascondere il disappunto.

Ne ha tutti i diritti visto come è stato defenestrato da Renzi che lo ha sbattuto via senza la pur minima eleganza che gli sarebbe stata dovuta, non foss’altro, per la sua carica. Non sarà stato uno sprinter, ma un eccellente diesel, di sicuro, lo è. Poi è arrivato il rottamatore. Qui ci troviamo in presenza di un soggetto fuori dagli schemi, quelli politici, almeno.La sua parabola, anche se in ambito diverso, ricorda quella di Sgarbi. Costui, invitato da Costanzo, perse varie volte le staffe, fu applaudito e criticato, ma lui capì subito che il cliché dell’ospite bene educato, era saltato e di lì in avanti nessuno lo fermò più. Bene, Renzi non diceva parolacce, ma con la storia della rottamazione di tutti i principali dirigenti Pd, sfondò in Tv e quindi in ambito nazionale. La sua storia recente tutti la conoscono, ma, Renzi, siamo sicuri di conoscerlo bene? Siamo sicuri che la sua efficace capacità di comunicare sia la sua sola caratteristica? Seguo da tempo, sui giornali e in Tv il segretario del mio partito e più questo accade più mi si affiorano dubbi. L’uomo, come ho già avuto modo di scrivere, è intelligente e di memoria quasi prodigiosa. L’eloquio gli viene facile e torrentizio, ed io credo che chi esterna così tanto e spesso, scivoli necessariamente in qualche dichiarazione avventata. Sono convinto che, per quanta intelligenza tu abbia, se non rifletti mai prima di parlare, avrai problemi. Mi infastidisce, lo ammetto, tutta quella raffica di tweet che gli parte ad ogni ora ed in ogni luogo. Ma non sta mai un po’ con se stesso? Questa idea negativa mi viene , forse, dalla vista di tutti quei ragazzi che da mane a sera girano con il cellulare in mano, sempre connessi, non si bene con chi, fin dal primo mattino, andando a scuola. Anche quando sono in gruppo e parlano tra di loro, non manca mai l’occhiata allo schermo e il ticchettio di messaggi che inviano ininterrottamente. Ora, per i ragazzi, è questione di costume, e poco m’ importa. Ma il presidente del Consiglio? Io credo di capire che Renzi vuole lasciare un segno indelebile ai posteri. Ha messo mano a varie riforme, questo è innegabile. Ma non è che con un po’ di riflessione in più, alcune potevano venire meglio? Molti lo pensono ed io tra questi.Ancora qualche considerazione. Alcuni giornalisti, tutta la redazione del Fatto Quotidiano in primis, parla di Renzi come fosse strettamente colluso con Berlusconi.Io credo sia un errore e anche grosso. Il nostro, che ha respirato fin da piccolo la stessa aria di Machiavelli, sta, a mio avviso, utilizzando l’ex cavaliere per realizzare più velocemente i suoi progetti ed anche per contrappunto a tutto il gruppo di sinistra –sinistra che le riforme, Berlusconi non adiuvante, le contrasterebbero in modo quasi aprioristico. Gli accadimenti futuri ci diranno se sono o meno nel giusto.

Un breve inciso. Padellaro del F.Q. , poche sere fa, ad 8 e mezzo, dava una liason Renzi –Berlusconi come fatto assodato. L’altro ospite, Orfini , presidente Pd, in modo chiaro e lucido gli spiegava fatti e comportamenti del premier che smentivano efficamente questa tesi. Ma niente, le parole di Orfini scorrevano come acqua di montagna sulla roccia Padellaro. Rispetto, per mia formazione, tutte le opinioni,ma confesso, di essere alquanto sorpreso, due pesi e due misure , per il penchant del suddetto giornale verso i ‘5 stelle’che, forse, a partire dai due capi, di bruscolini negli occhi ne hanno mica pochi.

Renzi è imprevedibile ed è quindi opportuno essere sempre vigili. Come gestirà la questione Quirinale è solo nella sua testa e mi fanno un po’ sorridere tutte le supposizioni, previsioni e ipotesi, date per certe, che vanno passando su giornali e Tv. A giorni l’enigma si scioglierà e resta solo da sperare che la saggezza illumini il nostro e che si scelga un uomo del livello degli ultimi predecessori.

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