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Pubblico Impiego: la rivolta dei dipendenti. L'estate calda del Comune di Vicenza

Di Pietro Rossi Mercoledi 17 Giugno 2015 alle 20:13 | 0 commenti

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Caos appalti, caos Polizia Locale e caos Bortoli. Il dialogo tra il Comune di Vicenza e i lavoratori dei servizi pubblici è definitivamente rotto. Le rappresentanze sindacali sono ai ferri corti ed è già pronto lo stato di agitazione. L'incontro di questa mattina dei rappresentanti sindacali delle sei sigle (CUB, UIL, CISL, CGIL, CSA, e ICAM- SIULP) che tutelano i lavoratori nel pubblico impiego è stato un vero e proprio consiglio di guerra. Tanto più che, cosa rara, il fronte sindacale sembra essere compatto.

Domani ci sarà infatti l'annuncio ufficiale della proclamazione dello stato di agitazione in Comune, al quale seguirà uno sciopero, annunciato per l'autunno, e una manifestazione proprio sotto Palazzo Trissino, prevista per il 26 giugno.
A far scattare la miccia di una situazione che perdura da tempo sono state in particolare due questioni. In primo luogo quella dell'organizzazione interna della Polizia Locale, finita sotto ai riflettori dei media dopo anche le segnalazioni del nostro giornale sulle faccende di Park Rocchetta e il perdurare del silenzio dell'amministrazione Comunale. Il malumore dei dipendenti della Polizia è lampante. La loro preoccupazione è che si faccia di tutta l'erba un fascio rispetto alle vicende che hanno visto coinvolto il loro Comandante (quei passaggi non ortodossi in Ztl, il camper del cognato non multato, la clemenza dell'ufficio di disciplina sull'affaire Striscia) e alcuni colleghi sui fatti ancora non chiariti di Park Rocchetta (attività che riguarderebbero l'uso del parcheggio per questioni private).
L'altro aspetto poco chiaro riguarda invece gli appalti dei servizi. Il più recente è stato l'affidamento in sordina, senza rendere pubblica la gara d'appalto (perché l'importo è inferiore a quello che rende obbligatoria la pubblicazione) del servizio di gestione delle biblioteche comunali decentrate. Una mossa che, secondo le Rsu, significa un passo in avanti verso la privatizzazione totale del servizio, tanto più che la dirigenza comunale non ha nemmeno convocato le rappresentanze. Ma questo è solo l'ultimo tassello di un sistema di affidamento dei servizi che sembra fuori controllo. Ad esempio la vigilanza a Parco Querini, con l'agenzia sospesa e l'affidamento alle Pantere - azienda di sorveglianza già al centro di polemiche con il Comune. Oppure le pulizie della Basilica e della Bertoliana, affidate a un ribasso veramente "massimo", come abbiamo dimostrato in un precedente articolo.
La percezione, da parte dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali, è di essere completamente ignorati dall'amministrazione Variati. Un muro di gomma impenetrabile con risposte "tecniche", con documenti richiesti e negati e con incontri sempre spostati.
Disorganizzazione, mancanza di regime sulla gestione, dialogo assente con le Rsu da parte del dirigente delegato a sedersi al tavolo delle trattative. E cioè il direttore generale del Comune, Antonio Bortoli, già al centro della bufera per la questione Borgo Berga. Tutte questioni pesanti che i rappresentanti dei lavoratori hanno già portato davanti al Prefetto e che stanno mettendo sul tappeto prima che la nave affondi.


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