Piste ciclabili a Vicenza, dove finiscono?
Domenica 14 Giugno 2015 alle 21:50 | 0 commenti
Riceviamo da Luciano Parolin e pubblichiamo
La bicicletta è un mezzo di trasporto e la pista ciclabile è, secondo il codice della strada “quella parte...opportunamente delimitata riservata alla circolazione dei velocipediâ€. In pratica si tratta di percorsi protetti riservati alle biciclette. Il C.d.S. Prevede che i ciclisti utilizzino le piste ciclabili quando sono segnalate, a Vicenza, alcuni percorsi sono condivisi da pedoni e ciclisti.
Ma al di la delle definizioni, la realizzazione delle piste ciclabili, in ambito urbano, nella mia città , non tiene conto della sicurezza e funzionalità dei percorsi.
Molto spesso le piste sono “progettate†senza una logica di collegamento effettivo (una rete) e razionale tra punti di interesse e senza una logica utile per chi si serve della bici per trasportare cose e persone. A Vicenza, le piste sono progettate per l'uso sportivo e vacanziero della bici, con la tendenza a portarci fuori dal centro storico per finire in campagna, magari terminando improvvisamente senza una spiegazione logica, e senza divenire un mezzo alternativo alle auto.
Quanti dei nostri ragazzi delle medie, vanno a scuola in bici? Nessuno! Troppo pericoloso.
La situazione delle piste a Vicenza, non è delle migliori. In campagna elettorale, a suo tempo, gli “ecologisti “ candidati promisero di tutto, ma tutto finì lì. Per arrivare in centro storico, da varie direzioni è impossibile e pericoloso! In stazione le rastrelliere sono distrutte, le bici legate ai pali della segnaletica, un caos. Una pista inutile (la uso solo io) è quella di Via Bacchiglione, finisce senza continuità in Viale D'Alviano. Pericolosa per le ringhiere “pubblicitarie†che ne delimitano i confini e dove auto e moto si schiantano spesso. Chi paga i danni? Quanto ci costano questi progetti futuristici senza inizio e senza fine? Che dicono i soloni dell'ambiente?
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