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Perplessità sull'impatto della AV/AC anche in maggioranza: alcune le espone Colombara

Di Francesco Battaglia Mercoledi 13 Aprile 2016 alle 20:00 | 0 commenti

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Alcuni appunti sulle ipotesi di linea ferroviaria alta velocità e alta capacità arrivano non solo dall'opposizione anche dalla maggioranza. A manifestare le proprie perplessità è, infatti, Raffaele Colombara, che già durante l'ultimo consiglio comunale aveva esposto alcuni dubbi sulla messa in pratica delle soluzioni progettuali proposte da Rfi e Italferr. Nell'elencare i nodi critici delle soluzioni prospettate, il consiglieer comunale della Lista Variati ci tiene a precisare che sarà necessario un serio approfondimento prima di ritornare in consiglio comunale per dare il via definitivo alla realizzazione della grande opera.

«Dopo aver visto le 3 soluzioni analizzate, già in consiglio comunale avevo espresso alcune perplessità, che necessitano di ulteriori approfondimenti. Infatti, nel caso di approvazione delle soluzioni 2 o 3, che prevedono il mantenimento dell'attuale stazione di viale Roma con o senza una stazione di servizio in Fiera, prima di esprimere la mia approvazione ad una di queste voglio capire bene quale destinazione urbanistica avrà l'area ex PP5 compresa tra l'attuale tracciato ferroviario e via Torino».
Mi sembra di capire che ha già escluso la prima soluzione.
«Dopo l'analisi comparativa è emersa chiaramente la difficoltà di sopraelevare i binari e la strada in viale Risorgimento e poi soprattutto il costo è notevolmente aumentato, per cui le soluzioni 2 e 3 le ritengo più fattibili e la 3 con la fermata in fiera sembra l'idea più valida».
In riferimento a quanto diceva prima si riferiva anche all'area che separa il complesso psichiatrico San Felice dalla linea ferroviaria?
«Anche a quella, ma più in generale a tutta l'area. Infatti qualche anno fa, adesso non ricordo con esattezza quando, durante il voto sul piano degli interventi, avevo richiesto e ottenuto l'approvazione in consiglio di un documento che interessava l'intera area di San Felice e nel quale si attenzionava la cura e la tutela del verde. Che oggi non può essere dimenticata, anzi, andranno trovate quelle soluzioni per poter preservare e valorizzare l'intera area. C'è inoltre da capire, come ho già affermato pubblicamente, che tipo di opera verrà fuori dal nuovo sovrapasso che da Via Maganza dovrebbe approdare nei pressi dell'area FTV. credo che soffermarsi sui soli disegni non sia sufficiente. Voglio capire bene l'impatto dell'opera. Ci sono poi le barriere necessarie per ridurre l'impatto sonoro, che oggi non sono in grado di capire come saranno realizzate e quale impatto visivo avranno».
Come intende agire in merito ai punti appena elencati?
«Mi sto già adoperando per approfondire insieme ad alcuni tecnici ed architetti i diversi aspetti che ho appena evidenziato, senza tralasciare anche altri fattori che potrebbero sopravvenire e sui quali sarà necessario approfondire».
Se non vi fossero altre possibilità e le scelte delle soluzioni comparate comprendessero anche un grande impatto ambientale, come si comporterebbe in consiglio?
«Prima di tutto voglio capire bene quelli che per me oggi sono solo dei punti interrogativi. Poi ad esempio sul sovrapasso se l'impatto sarà negativo, si potrebbe, sempre se fattibile, pensare ad un sottopassaggio. Sicuramente questo avrebbe dei costi superiori al sovrapasso, ma, visto nell'intero progetto, non inciderebbe tantissimo. Sono, quindi, fiducioso che, lavorando con impegno sui diversi fattori, si riescano a trovare soluzioni tecniche adatte ad apportare le migliorie necessarie. Voglio ribadire che, non essendo un tecnico, per analizzare e trovare le giuste soluzioni dovrò farlo con un supporto tecnico adeguato, sicuramente in grado di poter trovare anche soluzioni alternative e fattibili».
Nelle battute finali alle critiche di chi, descrivendo come lungo e inutile il dibattito degli ultimi anni, in cui si sarebbe perso solo tempo per tornare al punto di partenza, il consigliere Colombara ha risposto così: «non sono per nulla d'accordo anzi sono soddisfatto del lavoro che l'amministrazione Variati ha fatto. Anzi, pur riconoscendo che si sia già discusso ampiamente, ci sarà ancora tanto da ragionare prima di dare il via libera alla realizzazione dell'opera».

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