Quotidiano |

Le novita' su Consiglio degli stranieri, politiche del lavoro, doposcuola, disabili

Di Edoardo Andrein Martedi 28 Ottobre 2014 alle 20:49 | 0 commenti

ArticleImage

Nella Giunta comunale di oggi, martedì 28 ottobre 2014, sono state approvate le delibere su formazione volontari doposcuola, presentata dall’assessore alle famiglie Isabella sala assieme al presidente Ipab Minori Zocche, diversi progetti sulle politiche del lavoro dall’assessore all’economia Michela Cavalieri, i tirocini in Comune per disabili dall’assessore alla semplificazione Filippo Zanetti e il testo del regolamento del Consiglio degli stranieri dal vicesindaco Jacopo Bulgarini d'Elci con il consigliere Valter Bettiato Fava, presidente della Commissione consiliare Affari istituzionali. 

Di seguito tutti i commenti e i dettagli riportati dal Comune di Vicenza sulle proposte in attesa di approvazione del consiglio comunale.

 

Pronto il testo del regolamento del consiglio degli stranieri. Lo ha presentato questa mattina il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci affiancato dal presidente della Commissione consiliare Affari istituzionali Valter Bettiato Fava.
“Perchè riteniamo importante l'istituzione del consiglio delle cittadine e dei cittadini stranieri e apolidi – ha spiegato il Bulgarini d'Elci -? Perchè sono i numeri a parlare chiaro: a Vicenza, al 21 ottobre 2014, risultano residenti 18.357 stranieri e apolidi, pari al 16,1% della popolazione. Si tratta di un vero e proprio gruppo sociale, fruitore di beni e servizi della nostra comunità, che fino al conseguimento della cittadinanza non trova attualmente garantiti dalla legislazione nazionale strumenti di partecipazione alla vita democratica e amministrativa. E in ogni caso tale organo con funzioni consultive e propositive – ha osservato il vicesindaco - non va visto solo dal punto di vista di un'estensione dei diritti degli stranieri, ma anzi e soprattutto dal punto di vista di un aumento della consapevolezza e della responsabilizzazione verso i doveri di cittadinanza, allo scopo di favorire una più piena, funzionale e armonica integrazione degli stranieri nella vita della comunità locale, secondo la convinzione che entrambi gli aspetti concorrano pariteticamente alla definizione del cittadino come portatore di diritti e doveri in relazione alla collettività. L'istituzione del consiglio degli stranieri – ha ricordato infine Bulgarini d'Elci – segue al forte impulso dato dal consiglio comunale nel corso del mandato amministrativo precedente, in particolare attraverso la riforma dello Statuto comunale del 9 gennaio 2013, in cui l'amministrazione comunale veniva chiamata all'istituzione del consiglio degli stranieri tramite l'adozione di uno specifico regolamento”.
“È stato un lavoro lungo, svolto in spirito collaborativo – ha dichiarato Bettiato Fava -, con la particolare partecipazione di due gruppi di minoranza, Movimento 5 Stelle, con la consigliera Liliana Zaltron, e Sel, con Valentina Dovigo. Prova ne è che il voto finale sul testo emendato è stato unanime da parte della commissione consiliare. Il regolamento – ha poi spiegato il consigliere - che andrà approvato dal consiglio comunale, prevede che il consiglio degli stranieri sia composto da 21 membri, compreso il presidente e il vicepresidente (che parteciperanno in qualità di consiglieri aggiunti alle sedute del consiglio comunale con facoltà di parola, ma senza diritto di voto), eletti in rappresentanza delle aree geografiche Africa, Asia e Oceania, America, Europa non comunitaria e apolidi. Il consiglio degli stranieri resta in carica per la durata del mandato del sindaco che ne indice le elezioni entro sei mesi dall'insediamento di ogni nuova amministrazione”.
Il consigliere Bettiato Fava ha quindi illustrato alcune funzioni esplicitate nel regolamento, come favorire l'incontro ed il dialogo fra portatori di differenti culture; favorire i rapporti con l'amministrazione comunale sui temi che riguardano la vita della comunità straniera; l'informazione, l'aggregazione e il confronto sui temi dell'immigrazione; l'assunzione di iniziative per contrastare ogni forma di xenofobia o di isolamento etnico e sociale dei cittadini stranieri e apolidi, anche informando quest'ultimi sui doveri e le regole per una civile convivenza, così da favorire una migliore integrazione; presentare proposte al consiglio e alla giunta comunale limitatamente agli ambiti di competenza.

 

Promuovere l’accesso al lavoro ai disoccupati con basse qualifiche (professionali e scolastiche) nel settore ambientale facendogli acquisire le necessarie competenze, spendibili nella ricerca di lavoro a livello europeo.
E' questo l'obiettivo del progetto europeo LeGaQual2DO, del quale il Comune di Vicenza è partner operativo. In occasione dell'avvio del progetto la scorsa settimana due rappresentanti di “Cercando il lavoro” si sono recati a Strasburgo.
“Al Comune di Vicenza il progetto europeo ha destinato la somma di 20 mila euro che frutteranno, in termini pratici, la possibilità di avviare tirocini nei settori che si occupano di ambiente, rivolti a disoccupati con basse qualifiche – ha dichiarato l'assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro Michela Cavalieri -. I tirocini avviati attraverso questo progetto consentiranno ai lavoratori di acquisire una certificazione di livello europeo con una concreta opportunità di reinserimento nel mondo del lavoro. Inoltre il progetto consente al Comune di accreditarsi in Europa nell'ambito delle politiche del lavoro”.
Sono partner di progetto anche Studio Centro Veneto (che collabora a “Cercando il Lavoro” fin dall’inizio), tre enti francesi (una cooperativa sociale, un training center e un ente certificatore), un ente inglese e uno lettone di accompagnamento al lavoro di persone in svantaggio sociale, e un ente pubblico belga che si occupa di disabilità.
Il progetto, della durata di 3 anni, prevede la costruzione di un portfolio europeo di competenze acquisite durante l’attività lavorativa (training by doing), spendibili in tutta Europa nella ricerca di lavoro e certificate in modo ufficiale.
Cercando il Lavoro e Studio Centro Veneto dovranno gestire la parte riguardante l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate negli ambiti “spazi verdi” (agricoltura, manutenzione delle aree verdi, giardini) e “pulizia”, monitorarle con tutoraggi ad hoc e collaborare strettamente con le aziende interessate ad avvalersi di questi lavoratori.
È il primo progetto europeo nel quale “Cercando il Lavoro” è stato chiamato direttamente in causa, dopo che la rete che sta creando e le attività che sta mettendo in campo per aiutare le persone in cerca di occupazione sono state positivamente valutate dai partner europei nei mesi scorsi. Infatti l’Unione Europea sta prediligendo, nell’erogazione di contributi, le realtà che dimostrano concretamente una sinergia tra pubblico e privato nelle attività di contrasto alla disoccupazione. 

Con il progetto regionale “Made in Veneto, arte, bellezza e continuità” a cui il Comune di Vicenza ha aderito verrà sostenuta la presenza di giovani nel mercato del lavoro artigiano.
Questo avverrà anche attraverso il trasferimento di competenze tecnico-professionali tra giovani e lavoratori esperti attraverso un percorso di accompagnamento al lavoro tramite tirocini e tutoraggio in azienda.
“Questo progetto ha come primo obiettivo quello di inserire giovani inoccupati nel mercato del lavoro trasmettendo loro competenze spendibili per ottenere un impiego - ha spiegato l'assessore alle risorse economiche e alle politiche del lavoro Michela Cavalieri -. Inoltre consente di garantire la continuità in quelle aziende che altrimenti rischierebbero di scomparire e con esse anche importanti attività artigianali che caratterizzano il nostro territorio”.
Il capofila del progetto è la Fondazione Centro Produttività Veneto, partner di Cercando il lavoro. Il Comune riceverà dalla Regione 5 mila euro di contributo e individuerà i disoccupati da avviare all'attività formativa nell'elenco degli iscritti a Cercando il lavoro che comprendono anche gli iscritti al Patto sociale per il lavoro vicentino.
Per l'attività di formazione e consulenza ci si avvarrà di esperti professionali che collaborano da tempo con l'attività Cercando il lavoro. 

 

La giunta comunale ha aderito alla proposta dell'Ulss 6 di Vicenza di accogliere negli uffici del Comune di Vicenza persone disabili per progetti di tirocinio.
Lo ha annunciato l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti oggi in sala Stucchi: “Nei prossimi mesi, dopo la firma della convenzione potremo accogliere persone disabili per tirocini in affiancamento a personale dipendente. Crediamo che questa sia un'ottima opportunità per i tirocinanti che potranno fare un'esperienza pratica in un luogo di lavoro svolgendo mansioni adeguate alle possibilità di ognuno. Inoltre per noi sarà un aiuto concreto”.
La convenzione, che verrà firmata da Ulss 6 e Comune di Vicenza, durerà 12 mesi con possibilità di rinnovo. Al tirocinante sarà garantita la copertura assicurativa e l'indennità di partecipazione e sarà seguito da un tutor. 

 

Un ciclo di incontri formativi per i volontari dei doposcuola operanti in città. È l'innovativo progetto “Formazione volontari. Perchè ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino” presentato questa mattina a palazzo Trissino dall'assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala, assieme al presidente e alla vicepresidente dell'Ipab per i Minori di Vicenza, Mario Zocche e Renata Minà.
“Ormai anche il volontariato è un volontariato specializzato – ha dichiarato Isabella Sala -: i tempi sono difficili e la società è sempre più complessa. Pertanto, soprattutto per chi ha a che fare con bambini e famiglie, ci vogliono competenze adeguate ad affrontare minori con tanti diversi bisogni. Grazie quindi al contributo e al coordinamento dell'Ipab Minori, vogliamo fornire ai volontari che operano nei doposcuola strumenti e conoscenze che permettano di qualificare il proprio intervento educativo e di lavorare sempre più in rete tra loro e con i servizi del territorio. Il progetto di formazione è stato sviluppato nell'ambito del 'Piano della città per i bambini, i ragazzi e le famiglie' approvato dal consiglio comunale nell'aprile 2013, uno strumento importante che la città si è data rispetto alle politiche per i minori e che ora prende forma concreta con progetti come questo presentato oggi”.
“Dopo la fusione in una sola Ipab delle quattro opere pie della città rivolte ai minori – ha spiegato Mario Zocche -, questa è la prima iniziativa pensata per dare un supporto, con un taglio nuovo, ad attività già esistenti sul territorio che ne hanno bisogno. Grazie ad una specifica formazione in un campo così delicato, potremo così essere sicuri che anche nel volontariato le cose vengano fatte bene. Laddove esistono, i doposcuola sono gestiti soprattutto da studenti, genitori e insegnanti in pensione, e l'obiettivo è evitare il rischio di comportamenti empirici o sensazioni di frustrazione di fronte ai problemi nel gestire situazioni complesse con bambini in difficoltà. Questo progetto – ha aggiunto infine Zocche - rispecchia la modalità attraverso la quale la nuova Ipab per i minori, costituita alla fine dello scorso anno, intende realizzare progetti innovativi attraverso la condivisione di risorse e competenze di diversi soggetti sensibili e impegnati della città”.    
“Per 'doposcuola' – ha spiegato Renata Minà – intendiamo quei centri di aggregazione per bambini e ragazzi delle elementari e medie organizzati spontaneamente e gratuitamente nelle parrocchie. Abbiamo censito e contattato 12 doposcuola su 38 parrocchie presenti in città, che coinvolgono oltre 250 tra bambini e ragazzi e circa 50 volontari, di cui quasi la metà insegnanti in pensione. A questi si aggiungono altre realtà di aggregazione e di socializzazione per bambini distribuiti nei quartieri, anche se non strutturati come doposcuola. I sei incontri partiranno il 19 novembre e andranno avanti fino a gennaio dando così modo ai partecipanti, che ci auguriamo possano essere un paio per parrocchia, di poter spendere le nuove competenze acquisite già durante l'anno scolastico in corso. Improntati a metodologie attive e partecipate, gli incontri saranno tenuti da operatori delle cooperative che già seguono i servizi rivolti ai minori per conto del Comune e che hanno dato la disponibilità in ore di formazione. Lavoreremo con loro sulla motivazione del volontario, sulla comunicazione nella relazione d'aiuto, sullo sviluppo delle competenze emotive e sulle conoscenze tecniche, giuridiche e legislative, perchè non sempre basta il buon senso”.
Al progetto – che costa in tutto 4.500 euro, di cui 3.750 a carico di Ipab Minori e 750 a carico del Comune – collaborano Cooperativa Il Mosaico, Cooperativa Alinsieme e Patronato Leone XIII.

 

Due nuovi riconoscimenti in tema Ict (Information and communication technology) per il Comune di Vicenza, tra cui l'aggiudicazione del Premio Innovazione Ict all'ultima edizione dello Smau che si è tenuto a Milano dal 22 al 24 ottobre.
“Il premio è andato al nostro progetto Git, Gestione intersettoriale del territorio – commenta l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti, che ha peraltro illustrato il progetto in un convegno tenutosi venerdì scorso a Bologna, allo Smart City Exhibition -, un modello tecnologico di gestione delle informazioni e di organizzazione che consente di far emergere situazioni di potenziale evasione o elusione. I principali benefici rilevati da quando la piattaforma consistono nell’utilizzo delle funzionalità di estrazione dati, le quali permettono di azzerare i tempi di ricerca delle informazioni distribuite su diversi database, anche cartacei. Inoltre lo strumento ci consente di gestire ed elaborare un elevato numero di banche dati eterogenee, di provenienza interna ed esterna, senza dover abbandonare gli applicativi gestionali in uso in Comune. Considero quindi questo premio un incoraggiamento per il nostro cammino sulla strada dell'innovazione. Anzi, Vicenza è una città sempre più riconosciuta per l'investimento in innovazione e i risultati cominciano ad essere apprezzati anche a livello delle comunità delle Smart cities italiane”.
Il Comune di Vicenza è risultato finalista anche per il premio Smart Communities, per il progetto di rinnovo dell’infrastruttura informatica, passata ad un modello più economico e semplice da gestire, con benefici in termini di riduzione dello spazio fisico occupato dai server e di conseguenza di un maggior risparmio energetico. “Questo ammodernamento – commenta Zanetti - ha permesso una notevole riduzione dei costi e una maggiore efficienza, efficacia, sicurezza ed affidabilità”. 


Commenti

Ancora nessun commento.
Aggiungi commento

Accedi per inserire un commento

Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.



ViPiù Top News


Commenti degli utenti

Sabato 16 Giugno 2018 alle 10:49 da Luciano Parolin (Luciano)
In Maretta nel Pd Vicenza su ringiovanimento consiglieri comunali? Gianni Rolando: "non mi dimetto". Angelo Tonello: "va bene così"

Giovedi 14 Giugno 2018 alle 11:23 da kairos
In Cassonetti del secco, AIM distribuisce le chiavette a San Pio X

Giovedi 7 Giugno 2018 alle 20:42 da crivellero
In Via Aldo Moro, Achille Variati: c'è l'ok ad Anas per il completamento della tangenziale

Mercoledi 6 Giugno 2018 alle 21:18 da kairos
In Bonifica bellica all'ex Centrale del latte, poi via alla riqualificazione
Gli altri siti del nostro network