L'angelo delle panchine: "Il Comune non le sistema? Ci penso io". E ai Carmini fa quello che l'AMCPS non ha fatto in sei mesi
Domenica 12 Luglio 2015 alle 11:30 | 0 commenti
L'ha vista in diretta la distruzione di quella panchina di fronte alla Chiesa dei Carmini, in fondo a Via Fogazzaro. E poi, ogni giorno, per mesi, ha visto quello scheletro di ferro con un segnale del tipo "lavori in corso" posto davanti. Lavori che non sono mai stati fatti. E così, armato di buona volontà ci ha pensato lui a ripristinare il "decoro pubblico".Â
Con una visione un po' romantica e  in odore di incenso, visto che siamo davanti a una chiesa, lo possiamo chiamare "L'Angelo delle panchine". La sua storia ha dell'incredibile e potrebbe essere quella di un cittadino modello se non fosse che la sua azione, anche se a fin di bene, potrebbe anche essere punita con delle sanzioni, dato che "la cosa pubblica" può essere toccata solo dall'amministrazione Comunale, salvo rare e lunghe autorizzazioni. Il nostro - che preferisce restare anonimo appunto per questo motivo - non ne poteva però proprio più di vedere quello scheletro di panchina lasciato lì per lunghi mesi, con solo una transenna a promessa che presto la seduta in legno sarebbe stata ripristinata.
Ma partiamo dall'inizio. Angelo (chiamiamolo così per comodità ), passando un giorno per via Fogazzaro, vede una Mercedes nera che, nel fare una manovra davanti alla Chiesa dei Carmini, va addosso a una delle due panchine  poste davanti al sagrato. In quella zona c'è la "Little English School" e la frenesia dei genitori che vanno a prendere i bambini a scuola a volte sorpassa il senso civico. Angelo guarda la scena e la macchina che si allontana. Succede spesso, è purtroppo un vezzo comune degli italiani, pensa tornando a casa un po' dispiaciuto, perché lui fa un lavoro in cui la manualità è importante, al pari del senso estetico. Davanti ai Carmini ci passa ogni giorno e dopo qualche tempo vede che l'AMCPS ha rimosso il legno divelto (e pericoloso visto che lì ci sono spesso bambini che giocano) e ha messo una piccola transenna. "Ho pensato - ci racconta - che l'avessero messa per fare i lavori da lì a poco e invece sono passati mesi ".
Infatti l'incidente sembra sia successo lo scorso anno, verso settembre-ottobre. Angelo fa quella strada ogni giorno , passa il tempo e vede sempre quella panchina nello stesso stato, con davanti la solita piccola transenna. Finisce l'inverno e arriva la bella stagione. Lo "scheletro" è sempre lì, ma intanto nel nostro si è già insinuato un tarlo "Mi ero fissato con quella panchina, trovavo stupido che dovesse restare così, rotta, davanti a quella chiesa e così ho cominciato a pensare: e se la metessi a posto io?". Intanto arriva l'estate e quell'idea diventa una sfida per Angelo. Fino a che, la settimana scorsa, non prende la sua decisione.
"Pensavo che la panchina fosse della Chiesa e che non avessero i soldi per metterla a posto, così ho preso le misure da quella accanto, ancora integra, sono andato dal falegname e mi sono fatto tagliare le assi. In un paio di giorni ho levigato il legno, cercando di rispettare la forma originale, poi ho dato il colore e l'impregnante. Dopodiché montarla e fissarla è stata facile. L'ho fatto in poche ore". Adesso i Carmini hanno una panchina nuova di zecca, il cui colore marrone brilla nei confronti del grigio dell'altra, evidentemente usurata. Chissà se adesso il nostro angelo "colpirà " da un'altra parte.
Nel frattempo, questa mattina, finita la messa, le persone che poi si sono sedute all'esterno della chiesa hanno scelto proprio quella panca per sedersi. "Un lavoro fatto proprio bene. è incredibile", commenta una signora. E alla notizia che è stato fatto da un ragazzo e non dal Comune, la risposta è chiara: "Ci credo che sia stato un ragazzo...secondo lei il Comune si preoccupa di sistemare una panchina? L'ho vista per mesi avvolta dal nastro e sarebbe rimasta così per chissà quanto".Â
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