Lane tra flop della misteriosa pista araba e futuro societario
Giovedi 9 Aprile 2015 alle 17:41 | 0 commenti
Un big match sotto tanti punti di vista: Vicenza-Avellino importante non solo per la classifica ma anche per il futuro societarioÂ
Alla vigilia di un altro big match, dopo Vicenza–Carpi di un paio di settimane fa (e con la speranza naturalmente di un esito diverso), c’è da registrare il flop della misteriosa pista araba nelle trattative per la cessione del Vicenza Calcio. La conseguenza più eclatante della quale è senz’altro costituita dalle dimissioni di Tiziano Cunico dal suo incarico di gestore degli abboccamenti.
In realtà , il passo indietro del presidente non deriva tanto dall’ennesima fumata nera sul fronte del passaggio di consegne, quanto dall’insostenibilità di una posizione resa fin da subito precaria dalla politica del doppio binario con la quale sono sempre stati portati avanti i colloqui: da una parte Cunico che lavorava assieme a Gallowich; Cassingena padre e i suoi consigliori dall’altra. Con l’impressione che non sempre la mano sinistra sapesse esattamente quel che faceva la destra. A detta dei bene informati, resterebbe dunque in piedi solo l’opzione vicentina (quella dei Morato, Franchetto, Chilese ecc., tanto per capirci) con la ghiotta anticipazione fornita da Biancorossi.net circa l’interessamento a far parte del gruppo di soccorso anche del patron dell’Altovicentino Rino Dalle Rive. Con che prospettive a breve termine (cioè entro metà del mese corrente, viste le scadenze all’orizzonte) si chiedono i tifosi biancorossi? Personalmente non sarei eccessivamente ottimista. Le mie informazioni lasciano trasparire come la magica galoppata dei ragazzi di Marino abbia mutato e non di poco il quadro psicologico in via Schio, tanto che quella che solo qualche mese fa era una sorta di ricerca disperata finalizzata a mollare al più presto la patata bollente a chicchessia, si è oggi trasformata in una cauta e distaccata panoramica su possibili acquirenti. Ballano, infatti, i 25/30 milioni di euro che fanno la differenza tra A e B. I quali significano, coniugandoli con le magagne di casa nostra, il ripianamento dei circa 15 milioni di euro di deficit e una buona disponibilità di cassa per affrontare la stagione di massima serie senza troppi patemi. Potendo contare per di più, anche nel caso di subitanea retrocessione, sul paracadute di 8 milioni di euro previsto dall’attuale normativa. L’impressione è che, dopo tanti patimenti, il CdA e il patron Sergio, vogliano ora godersi il cielo sereno restando ben saldi in sella e rinunciando, al massimo, a un 40% del pacchetto azionario. Resta peraltro da chiedersi: perché qualcuno dovrebbe investire tanti soldi in un Vicenza Calcio nel quale poi conterebbe come il due di spade quando la briscola è a denari? Vi immaginate Chilese e Dalle Rive non solo andar d’accordo tra loro (che già sarebbe miracolo degno di Medjugorje) ma aprire il portafoglio per lasciar comandare i soliti noti? Io la vedo molto dura… Qualche mediazione, comunque, andrà cercata, proprio in vista dei 400.000 euro di oneri fiscali da onorare entro il 16 aprile e dell’ulteriore liquido (presumibilmente più di 2.000.000 di euro) che servirà per arrivare a fine campionato. Anche perché Radio Scarpa segnala con forza che non c’è più nessuna disponibilità da parte dei soci SISA non veneti ad intervenire con denaro fresco per tenere a galla la barca. Il tutto configura a questo punto una situazione di sostanziale stallo, che reggerà finchè continueranno ad arrivare i risultati sul campo ma che potrebbe franare in modo disastroso in caso di delusione nella corsa play off. Vicenza – Avellino, sotto tutti questi punti di vista, è tappa importante, importantissima. Perché un Lane ancora in corsa per il gran salto si mantiene boccone appetitoso, mentre una squadra ributtata nel pur prestigioso calderone della Cadetteria, senza vittoria e senza soldi, potrebbe scivolare verso un buco nero nel quale molte formazioni prestigiose del calcio italiano sono già precipitate. E non serve fare nemmeno tanti chilometri per rendersene conto…
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