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La verità di Baggio: "parole Moretti infamanti, agirò per vie legali"

Di Citizen Writers Martedi 19 Maggio 2015 alle 20:23 | 0 commenti

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Tiziano Baggio, Segretario generale della Programmazione della Regione Veneto 

Mi riferisco all’articolo uscito sul Corriere del Veneto del  19 maggio 2015 a firma Marco Bonet e alle dichiarazioni della candidata Alessandra Moretti, per rappresentare la mia verità che, contrariamente a quanto affermato sia da Bonet che dalla Moretti, risulta documentalmente dimostrabile.

Non è mia prassi uscire sui giornali e questi cinque anni di legislatura ne sono la prova provata. Tuttavia, a tutela della mia onorabilità ritengo necessario censurare con fermezza quanto è stato pubblicato in modo del tutto infamante sulla mia persona, sia come uomo che come professionista.

In particolare voglio evidenziare, al di là di ogni ragionevole dubbio, quanto segue:

1)    Sono stato nominato componente dell’OIV con decreto del Presidente n.  140 del 29 settembre 2014, regolarmente pubblicato sul BUR. Detto decreto è stato, altresì, pubblicato sul sito web dell’amministrazione regionale – sezione amministrazione trasparente – unitamente alla relativa attestazione regolarmente resa ai sensi della normativa vigente.

2)    La mia nomina è intervenuta nelle more dell’espletamento della procedura di nomina del nuovo OIV ex art. 28 della L.R. 54/2012, mantenendo così, in regime di prorogatio,  il precedente organismo al fine di assicurare l’operatività del medesimo a fronte dell’indisponibilità manifestata da uno dei suoi componenti.

3)    Il suddetto decreto, nel conferirmi l’incarico di componente dell’OIV così esplicita: “di nominare quale componente dell’Organismo Indipendente di Valutazione il Segretario Generale della Programmazione dott. Tiziano Baggio”. Detta affermazione è la prova incontrovertibile che l’attestazione da me rilasciata è pienamente corretta;

4)    In punto conflitto di interessi si esplicita che:

4.1) non esiste nessuna sovrapposizione di ruoli tra valutatore e valutato in quanto, nella mia veste di Segretario Generale, non sono soggetto alla valutazione da parte dell’OIV;

4.2) non esiste alcun impedimento al pieno corretto svolgimento del ruolo che il legislatore ha assegnato all’OIV medesimo in quanto come Segretario Generale non ricado in nessuna delle ipotesi che potrebbero potenzialmente portarmi, nella veste di componente interno all’Organismo in parola,  in posizione di conflitto con i compiti che sono propri dell’Organismo stesso (art. 14 D.Lgs. 150/2009);

4.3) il rilievo inerente l’applicabilità dell’art. 28 della L.R. 54/2012 in merito alla composizione dell’Organismo con soli soggetti esterni all’Amministrazione non trova riscontro. Vero è, infatti, che il soscritto è subentrato ad un membro dimissionario per portare a compimento l’attività degli ultimi 8 mesi, all’interno di un organismo in regime di prorogatio allora istituito con decreto presidenziale del 27 gennaio 2011, n. 4. Il tutto nelle more della nomina del nuovo Organismo, la cui procedura era già stata correttamente avviata ai sensi della L.R. 54/2012, con provvedimento della Giunta regionale n. 1673 del 15/9/2014.

Fermo restando quanto sopra esposto e passando ora all’esame degli aspetti attinenti ai rilievi di natura penalistica in merito a possibili reati che avrei commesso come “rubare per sé e per i suoi più stretti collaboratori” con l’avvallo silenzioso del Presidente Zaia, ritendo doveroso e necessario replicare quanto segue:

1)    Per gli anni 2011-2012-2013 e 2014 non ho ricevuto alcuna retribuzione aggiuntiva di risultato;

2)    Al fine di garantire la massima imparzialità e trasparenza nelle valutazioni operate dall’OIV, non ho partecipato alla discussione istruttoria riguardante le Sezioni rientranti nell’area della Segreteria Generale della Programmazione e di quelle di afferenza della Segreteria di Giunta e della Direzione del Presidente, come da verbale dell’OIV, debitamente sottoscritto.

3)    È assolutamente infondata e , come tale, palesemente denigratoria,  l’affermazione “rubare i premi”, considerato che, nell’ambito di una pubblica amministrazione  l’erogazione di un premio deve essere oggetto di approvazione giuntale (vedasi DGR n. 722 del 14 maggio 2015.

Ad abundantiam, poiché secondo l’on. Moretti e verosimilmente secondo quanti hanno male informato i giornali dovrei essere denunciato alla Procura e conseguentemente licenziato in tronco, riaffermo la mia assoluta intenzione di non dimettermi dal ruolo attualmente rivestito di Segretario Generale, non avendo nulla da nascondere, tanto che provvederò io stesso a trasmettere tutta la documentazione comprovante i fatti e le circostanze sopra riportate, alla Procura della Repubblica, alla Procura della Corte dei Conti, all’Anac e alla Funzione Pubblica, giurisdizioni a cui rimetto ogni giudizio in merito alla vicenda e alle quali mi rivolgerò per avviare i relativi procedimenti giudiziari nei confronti dei diversi attori coinvolti e per le fattispecie penali e civili che i miei legali identificheranno.


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