La tempesta perfetta, Ciambetti: flussi migratori, cittadini ed enti locali lasciati soli
Sabato 15 Agosto 2015 alle 11:27 | 0 commenti
Opinione di Roberto Ciambetti
Quanti sono i rifugiati e profughi che hanno diritto di asilo in Italia? Secondo le statistiche internazionali al 2014 i dati erano i seguenti: 13.357 Eritrei, 12.213 Somali, 8.991 Afghani, 6.293 Nigeriani, 5.764 Pakistani, 5.552 dal Mali ai quali vanno infine aggiunti 813 apolidi. Il totale è di 52.983 rifugiati e profughi arrivati in Italia nel corso degli anni e ufficialmente censiti.
Le statistiche ufficiali del Ministero dell'Interno dicono che nel 2014 sono arrivati in Italia 170.100 immigrati, cioè tre volte il numero dei veri rifugiati e solo in Sicilia, da gennaio al 6 agosto 2015, si sono contati 67.223 immigrati sbarcati. E' evidente che buona parte degli immigrati giunti in Italia non sono né profughi, né persone che possono chiedere asilo: si tratta di immigrati. Non è una questione lessicale: il diritto internazionale ci dice che abbiamo l'obbligo di ospitare profughi e richiedenti asilo. Nessuna norma del diritto internazionale impone di ospitare, accogliere e assistere immigrati.
Altra spinosa questione che sta emergendo: il rapporto tra immigrazione, clandestinità e reati: molti studi ci spiegano che i reati commessi in Italia sono inferiori per numero a quelli commessi dagli stessi italiani. Mi limiterò a prendere il dato ufficiale del 2012, prima dell'ondata di arrivi registrati nel 2014 che hanno portato ad una impennata nelle cifre: nel 2012 le denunce a carico degli immigrati furono 241.450. Quelle contro gli italiani - comprese le liti condominiali - circa 642.992: il rapporto è circa 1 su 3, cioè le denunce imputate agli italiani erano il triplo rispetto a quelli degli stranieri, ma è anche vero che gli italiani, al dicembre 2012, erano circa 55 milioni e gli stranieri 4 milioni: in proporzione al peso demografico è indubbio che la propensione a delinquere sia ben maggiore tra gli immigrati, tanto che i detenuti nel gennaio 2012 erano 42.723 italiani e 24.174 stranieri.
Il problema dei flussi è andato ad innestarsi in un tessuto sociale già profondamente segnato dalla crisi economica, che vede quelle regioni a forte presenza extracomunitaria, come il Veneto, in difficoltà : negli stessi anni in cui il governo non riusciva a gestire il problema dei flussi migratori, venivano meno gli aiuti economici, i sussidi e l'assistenza del welfare mettendo sotto tensione l'intero tessuto della rete sociale e troppe famiglie italiane che non arrivano alla fine del mese.
Contestualmente, per affrontare il problema del sovraffollamento carcerario, il governo Renzi dispose la depenalizzazione di 112 tipologie di reato puniti fino a un massimo di 5 anni di pena: il risultato è quello di aver rimesso in giro non pochi delinquenti ma ancor più diffuso una cultura dell'impunità di cui si fanno forti troppi delinquenti, italiani come stranieri. Proprio l'incapacità di far rispettare le leggi e le norme più semplici dell'educazione è un punto debolissimo del sistema Italia . Aggiungiamo lo scaricabarile governativo, che ha fatto ricadere ogni problema su sindaci, prefetti, Presidenti di regioni e s'è lavato le mani, salvo finanziare un meccanismo assistenziale su cui s'è innestato un business in alcuni casi decisamente immorale. Enti locali, cittadini lasciati soli.
La miscela di questi fattori è a dir poco esplosiva. Come si vede, ci troviamo nella tempesta perfetta e questa volta non è una conseguenza di casualità o di fenomeni imprevedibili: siamo stati spinti verso la tragedia. E c'è ancora chi fa finta di non vedere e capire i rischi che ciò determina.
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