Infracom, Schneck presidente sostituisce Albini. Che diventa Ad...
Martedi 10 Marzo 2015 alle 23:11 | 0 commenti
La partecipata di A4 Holding, attiva nelle tlc, vara il nuovo board: l'ex presidente Albini è l'ad, fuori Nicolosi dopo meno di un anno. Aumentano le perdite, ma la posizione finanziaria migliora di 12 milioni: da 95 a 83. Sul tavolo trattative con due società del settore per collaborazioni strategiche
Con la nomina di Attilio Schneck, presidente anche della controllante A4 Holding, a nuovo presidente, e del past president Giancarlo Albini alla carica di amministratore delegato, il consiglio di amministrazione di Infracom ha rinnovato il proprio board e approvato contestualmente il bilancio, secondo la proposta formulata un mese fa dall'assemblea dei soci.
La scelta è dunque caduta su un "rimpasto" interno, con la conferma di Albini, espressione di Banca Intesa, in un ruolo operativo dopo i risultati di riduzione dell'indebitamento conseguiti negli ultimi due esercizi, e con la presa in carico del timone della società di tlc da parte di Schneck, al vertice anche della controllante. Nel nuovo cda confermati anche i consiglieri uscenti Fabio Santicioli, Guglielmo Tabacchi e Gianpietro Astuti, mentre di nuova nomina sono Luca Galli e Ugo Gaspari, che sostituiscono Giorgio Bido, Andrea Costa e Giorgio Nicolosi, quest'ultimo anche ad della società da meno di un anno, dopo le dimissioni di Pierpaolo Cristofori, il 30 aprile 2014. Il nuovo cda sarà in carica fino al 2017.
Il bilancio approvato oggi conferma i ricavi a 97,3 milioni, in crescita del 2%, con Ebitda a 23,7 milioni una perdita d'esercizio complessiva attestata sui 22,9 milioni, rispetto ai 4,6 dell'esercizio precedente, e l'indebitamento con le banche sceso a 83 milioni, altri 12 in meno sul 2014, quando già era in riduzione significativa. Bene in particolare gli ordinativi, che fanno registrare un aumento dell'8% e superano i 94 milioni di valore.
"Il nuovo consiglio di amministrazione - spiega il neo presidente Schneck - si trova ora ad affrontare un'ulteriore importante fase di sviluppo di una società solida, con asset e competenze accreditate». Restano sul piatto, pur non ancora specificate, le trattative avviate l'anno scorso con un paio di realtà leader nel mercato delle tlc. Si tratterebbe di una realtà industriale pura e di una società strategica nelle infrastrutture.
"Il piano industriale per il 2015 punterà sulle politiche di sicurezza, sia fisica che logica - spiega l'ex presidente e nuovo ad, Giancarlo Albini - e sull'incremento della banda ultra larga di nuova generazione nelle aree industriali in digital divide, per esempio nell'hinterland veronese e nel Padovano, ma il programma di cablaggio con fibra ultra larga è ben più ampio e comprende aree industriali in Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Triveneto, per le quali è già stata stanziata una prima trance di 5 milioni di euro".
Infracom gestisce oltre 9mila chilometri di rete in fibra ottica sul territorio nazionale, ed è secondo molti osservatori un asset strategico anche in funzione dell'interesse della spagnola Abertis su Brescia Padova: dopo che il colosso iberico delle autostrade ha acquisito TowerCo, le torri di trasmissioni di Atlantia, lo sguardo rivolto verso Verona sarebbe interessato anche per la presenza di Infracom nel panorama di controllate della holding autostradale veneta.
Di Chiara Merico, da VeneziePost
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