Quotidiano | Categorie: Vita gay vicentina

Il centro sociale Bocciodromo si mobilita su ex-Lanerossi, Rojava e famiglia "naturale"

Di Edoardo Andrein Mercoledi 10 Dicembre 2014 alle 17:20 | 0 commenti

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Gli attivisti del centro sociale Bocciodromo di via Rossi a Vicenza alzano la voce sulla riqualificazione per l'ex-Lanerossi nel quartiere dei Ferrovieri interessato dal progetto del passaggio della linea Tav. Inoltre è stata organizzata una serata di approfondimento e raccolta fondi per Rojava, nome con il quale viene chiamato il Kurdistan siriano, focolare di guerra in Medio Oriente. Infine con il Coordinamento Studentesco sono state intraprese delle iniziative in centro a Vicenza (nella foto lo striscione appeso vicino a piazza San Lorenzo) per protestare contro la delibera della Regione Veneto sulla famiglia naturale che "non è quella che ci vogliono imporre, ma dove ci sono legami affettivi e rispetto" sostengono i manifestanti.

"In questi anni ci siamo sempre chiesti quali fossero gli interessi dei proprietari privati dell'area dell'ex-Lanerossi. Finalmente oggi tra le pagine dei quotidiani locali il mistero si svela. Su un'importante zona del quartiere dei Ferrovieri rischia di materializzarsi un'enorme e lucrosa operazione speculativa collegata con il progetto della Tav, che dovrebbe passare per Vicenza.
Un progetto logistico legato ai treni merci all'ex-Lanerossi è incompatibile con la natura residenziale della zona e sarebbe enormemente impattante per gli abitanti. Noi dichiariamo da subito che ci opporremo con forza a qualsiasi progetto orientato al profitto di pochi e ai danni della cittadinanza.
L'unica riqualificazione possibile per quell'area di 59.800 metri quadrati è restituirla alla città. La creazione di un parco pubblico sarebbe sicuramente un primo passo in questa direzione; fin da subito, mettiamo a disposizione il nostro spazio per costruire un percorso aperto di urbanistica partecipata, finalizzato alla concretizzazione di questa proposta". 

 

Una serata per Rojava, come viene chiamato il Kurdistan siriano, a sostegno della staffetta italiana che dallo scorso novembre si sta alternando nel Kurdistan in lotta al confine tra la Turchia e la Siria. Si svolgerà venerdì 12 dicembre, a partire dalle ore 20.00, al Cs Bocciodromo di via Rossi 198, con gli attivisti da poco rientrati dalla carovana in Kurdistan: racconteranno l'esperienza a pochi chilometri di distanza dalla città di Kobane, a stretto contatto con il popolo curdo. Giornate passate a vedere e dare una mano come volontari alla gestione dei campi autogestiti, ma anche a costruire relazioni con chi da solo sta resistendo alle barbarie dell'Isis e a conoscere chi ha saputo costruire una democrazia dal basso in Medioriente, circondato dalle guerre e dai governi nemici come quello turco. Alle ore 20.30, cena di raccolta fondi a sostegno del Rojava (11 euro su prenotazione al 340.8453642). A seguire presentazione del progetto “Una coperta per Kobane”, la campagna di autofinanziamento per mandare coperte e altro materiale di prima necessità ai rifugiati che si trovano nei campi profughi di Suruc, in Turchia.

 

"La recente mozione proposta dalla Regione Veneto e prontamente accettata dalla Provincia di Vicenza, da quanto si evince, intende istituire una "festa a difesa della famiglia naturale", a seguito di iniziative che la metterebbero in pericolo, come la diffusione di film e letture definite "a forte impronta omosessualista. Oggi, mercoledì 10 dicembre, noi studenti del Coordinamento Studentesco di Vicenza abbiamo deciso di esprimere il nostro più totale dissenso contro questa delibera. Durante la mattinata abbiamo megafonato e dialogato con gli studenti, affiancati dai giovani di Arcigay. Infatti questa proposta ha indignato un gran numero di ragazzi, che tra l'altro non sono tutti appartenenti ad associazioni o movimenti. Ringraziamo l'assessore all'Istruzione Elena Donazzan, la consigliera Arianna Lazzarini e il presidente del Consiglio Regionale Zaia, ma crediamo che gli studenti siano ben consapevoli che una coppia formata da uomo e donna generi vita; l'unica differenza è che consideriamo naturale qualsiasi nucleo familiare composto da persone in cui vi siano legami affettivi e rispetto. Per questo, famiglia è anche quella monoparentale, o composta da due madri o due padri. Proposte come quelle portate avanti da alcuni soggetti sono dannose e rispecchiano un'altra volta ciò che queste persone vorrebbero diffondere all'interno delle nostre scuole: razzismo e discriminazione verso ciò che considerano diverso, ma che in realtà altro non può essere che una ricchezza all'interno della nostra società".


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