"Fischia il vento" e vola una contravvenzione in centro Vicenza ad artisti di strada
Domenica 9 Novembre 2014 alle 22:11 | 0 commenti
Irene Rui, nota attivista Rifondazione Comunista di Vicenza e responsabile politiche per gli stranieri e delle minoranze del partito, racconta che passeggiando oggi domenica 9 novembre, per Corso Fogazzaro ad un certo punto lei e i suoi amici sentivano tre artisti di strada con il loro violino intonare "Fischia il vento" e delle melodie balcaniche ma che all'altezza della ex Camera di Commercio al posto delle note all'improvviso si percepiva solo silenzio.
Erano, infatti, arrivate due pattuglie della polizia urbana a contravvenzionare i tre artisti. Se alcuni guardavano stupiti la scena mentre altri motivavano l'intervento con un presunto fastidio percepito dai passanti al posto delle note di "Fischia il vento", Irene Rui afferma: «Possiamo comprendere che a questa amministrazione, che rappresenta ormai la nuova destra, certe canzoni vadano più a genio, ma arrivare a far multare degli artisti di strada perché i loro violini intonano "Fischia il Vento" è semplicemente vergognoso. Non vediamo altri motivi visto che intonare "Fischia il vento" non è reato, visto che è permesso agli artisti di strada di esibirsi e visto che questi non stavano mendicando, ma semplicemente suonando per chiunque e per chi volesse mettere qualche soldo nella custodia del violino o nei bicchieri che dei loro amici tenevano in mano onde evitare che qualche cittadino distratto desse un zampata rovesciando i pochi bezi raccolti come un obolo volontario per della buona musica».
Non eravamo presenti all'episodio raccontato e possiamo immaginare che il timore di avere a che fare con mendicanti e senza fissa dimora, spesso pompato anche da certi media che amplificano mal di pancia politici spesso strumentali, possa portare a eccessi di zelo come quello lamentato da Rui: trattare, cioè, se questo era il motivo della contravvenzione, gli artisti di strada come questuanti.
Ma, dobbiamo dirlo, abbiamo visto di persona e più volte dei vigili urbani controllare con tatto i due-tre disperati fissi che aspettano l'elemosina accovacciati tutti i giorni accanto alla biglietteria automatica del parcheggio di Corso Fogazzaro (vedi nostra foto).
Anche in quei casi, però, ci veniva un tuffo al cuore per quei poveracci, chiaramente gente in difficoltà e non accattoni di mestiere come sembravano mostrare nei loro controlli accurati ma senza apparenti provvedimenti anche i vigili urbani, diversi nelle varie volte che li abbiamo visti ma sempre, ripetiamo, cortesi.
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