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Fiaccolata e striscioni a Vicenza per Giorno del Ricordo: “la verità non si infoiba!”

Di Edoardo Pepe Mercoledi 11 Febbraio 2015 alle 21:04 | 1 commenti

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A Vicenza si è svolta ieri sera, martedì 10 febbraio, la consueta commemorazione dedicata a tutte le vittime delle Foibe, nel Giorno del Ricordo nazionale. All'iniziativa organizzata dal movimento Sovranità e Difesa Sociale hanno aderito anche rappresentanti di Forza Nuova, Progetto Nazionale, VFS, Rvdis e coordinamento provinciale di Lotta studentesca.

La partecipazione dei cittadini (circa 120 persone) si è svolta in un clima compassato e rispettoso e la fiaccolata si è snodata lungo via Martiri delle Foibe e all’incrocio con via Vittime Civili di Guerra è stata deposta una corona commemorativa. Infine a suggello dell’iniziativa è stata piantato un fiore interrato con Terra d’Istria proveniente da Abbazia. A testimonianza degli eventi il megafono è stato ceduto all'ex  presidente dell' associazione Venezia Giulia Dalmazia, Domenico Obrietan testimone diretto di Abbazia, che ha ripercorso e raccontato la profonda sofferenza che caratterizzó l'allontanamento degli esuli dalla terra natìa.

Il rappresentante del movimento Sovranità e Difesa Sociale, Stefano Boschiero, ha sottolineato il significato dell’appuntamento:

“A 70 anni dalla fine della Guerra, intendiamo onorare i martiri di questa tragedia, ricordando l’esodo di quegl’italiani che furono costretti a fuggire dalle terre natìe dell’Istria , di Fiume e della Dalmazia. Nonostante il silenzio di tanti decenni, constatiamo come, finalmente, la Giornata del Ricordo sia ufficialmente entrata nella memoria storica di tanti italiani. La volontà di approfondire e rappresentare in modo chiaro ed evidente una delle pagine più tristi della nostra storia repubblicana si evince dall’impegno di uomini come Antonello Bellucco che il prossimo anno presenterà il film ROSSO ISTRIA, basato sulla storia di questi esuli italiani e delle loro famiglie. Per non dimenticare”.

Cristiano Muraro del coordinamento provinciale di Lotta studentesca e Daniele Beschin di Forza Nuova Vicenza rivendicano invece gli striscioni (foto sotto) apparsi nella notte del 10 febbraio a Vicenza città e in provincia: “per ricordare gli Italiani uccisi dagli slavi invasori aiutati dai traditori comunisti nostrani. Il dramma delle Foibe, le famigerate cavità nelle quali i boia rossi gettarono ancora vivi decine di migliaia di nostri fratelli, sono ancora e per sempre lì, sul Carso triestino, a ricordarci che l'infamia e la bestialità del comunismo non può essere dimenticata. Lotta Studentesca e Forza Nuova Vicenza, con questa azione, contribuiscono a mantenere viva la memoria di quell'esodo forzato di 200.000 persone, per sempre cacciate dalle italianissime terre d'Istria e Dalmazia, dell'eliminazione di 50.000 italiani e di tutti quelli che a questo enorme massacro si opposero".

Striscione foibe scuola 


Commenti

Inviato Martedi 12 Maggio 2015 alle 17:59

Salve , Vivo e lavoro a venezia da più di trentanni, i miei figli sono veneziani ed io stesso

pur non essendolo ho il piacere di parlarlo, ora Io avendo la passione dello scooter vado praticamente tutte le settimane in istria Mi fà tanto piacere incontrare di rado qualcuno che parla quella gentilissima lingua, ossia l'Istroveneto. E credetemi
Che la bellissima terra d'istria sia stata " Rubata " a chi la abitava, gente con nessuna colpa, vittime innocenti , caprio espiatorio di una guerra sbagliata non v'è alcun dubbio,

Adesso mi rivolgo sopratutto agli italiani non istriani in visita, di alzarsi da tavole imbandite con scampi crudi e tartufi a buon prezzo, e chiedo loro di andare verso l'interno ed oltre ad ammirare la bellezza dei luoghi, di ascoltare
l'onnipresente presenza del fantasma della cultura Istriana e della sua gente.

Quei suoi campanili troppo ricordano Venezia e la sua storia, e niente hanno a che fare con la scacchiera Croata.

Quando guardo quelle pietre mi si stringe il cuore e da Italiano dico che noi Italiani,
dovremmo vergognarci nell'avere lasciato che gli istriani da soli pagassero un tale prezzo.

Ogni volta che mi spingo verso l'istria sono contento, poi arrivatoci la contentezza si mescola alla tristezza e alla frontiera in uscita di ritorno verso casa, già pregusto
la prossima volta che vi farò ritorno.

Un saluto a tutti gli istriani cdhe anelano alla loro amata terra

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