Quotidiano | Categorie: Politica

Dipendenti Comunali in protesta. Turetta: "Ci sono dirigenti che andrebbero cacciati"

Di Pietro Rossi Venerdi 26 Giugno 2015 alle 14:45 | 0 commenti

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Tutte le sigle sindacali riunite con i lavoratori davanti a Palazzo Trissino. Una cosa rara ma forse non meno rara del fatto che le rappresentanze siano state ricevute dal Direttore Generale Antonio Bortoli e dall'assessore Zanetti. La promessa? Rendere obbligatorie le riunioni di lavoro. E cioè quello che avviene di prassi in ogni azienda: un confronto periodico tra dirigenza, sindacati e dipendenti.

L'assenza di un tavolo sindacale di confronto, più volte richiesto dai sindacati, è alla base della protesta che oggi ha visto in assemblea al Cinema Odeon prima e poi sfilare davanti alla sede del Comune circa 400 dipendenti del pubblico impiego. «Assemblea partecipatissima, anche se una parte di loro era in ferie e questo chiaro segno del dissenso - spiega Maria Teresa Turetta CUB Vicenza - chiediamo rispetto per la nostra professionalità». La vertenza delle sigle unite è in particolare sulla denunciata carenza di personale e sul mancato coinvolgimento delle Rsu sull'organizzazione dei servizi che porterebbe, secondo i sindacati, a una mancata garanzia dei servizi primari ai cittadini. Un esempio di questo problema comunicativo, raccolto nella corso della manifestazione, riguarda una recente disposizione del Comune sul mettere all'interno della carta di identità l'iscrizione all'Aido per la donazione degli organi in caso di morte. Un addetto all'anagrafe ha raccontato che la notizia era uscita sulla stampa ma non era stata comunicata ai dipendenti, i quali sono caduti dalle nuvole alla richiesta fatta da un cittadino proprio su quel provvedimento. Un'altra testimonianza riportava invece l'atteggiamento di alcuni dirigenti nei confronti di quei dipendenti che dimostravano il proprio disappunto per disposizioni delle quali non erano al corrente. "State buoni che domani è il 27", sarebbe la risposta più in voga tra i "capi" per zittire i dipendenti.
«Una sistema inaccettabile che abbiamo riferito sia all'assessore Zanetti che al direttore Bortoli che ci hanno ricevuti - conclude Turetta - e ai quali abbiamo detto che non solo ci sono dirigenti che andrebbero spostati, ma che alcuni andrebbero proprio cacciati».


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