Deghenghi (Italia Sociale): Campiello, storia infinita
Venerdi 5 Giugno 2015 alle 14:30 | 0 commenti
Riceviamo da Gian Luca Deghenghi – Movimento Italia Sociale Vicenza e pubblichiamo
In relazione ai continui controlli effettuati dalle forze dell' ordine al residence Campiello con relativo accertamento di perduranti situazioni di abusivismo, illegalità ed estremo degrado, il portavoce della Federazione vicentina del Movimento Italia Sociale esprime viva preoccupazione per l' evidente criticità del problema sicurezza a Vicenza.Â
Ancora Campiello, ancora degrado. Nonostante la campagna di sensibilizzazione portata avanti da alcune forze politiche, tra le quali il Movimento Italia Sociale, l' impegno del nuovo amministratore ed il monitoraggio pressoché continuo, ormai, da parte della Questura, la situazione del famigerato residence non sembra migliorare.
Troppi anni di tolleranza da parte dei responsabili della sicurezza cittadina hanno prodotto questo "bubbone infetto" che ammorba l' intero quartiere di San Lazzaro.
Vi trovano riparo, spesso abusivamente, prostitute, spacciatori, criminali e sbandati di ogni genere, che entrano ed escono dal Campiello a piacimento, così come dalle stanze della questura e dalle aule del tribunale.
Purtroppo si fa sempre più pesante lo sconforto dei vicentini, che non possono non osservare come il residence di San Lazzaro ed altre tristi realtà (sempre più numerose in città e provincia), siano il simbolo dell' impotenza di chi deve garantire loro la sicurezza alla quale avrebbero diritto.
Speriamo che questa constatazione porti i nostri concittadini a riflettere su come tutto ciò sia dovuto ad una mancanza di "reazione" a monte del problema, ad un vero e proprio scarico di responsabilità da parte della politica a livello centrale e territoriale.
In realtà , nelle città rette da sindaci con maggior polso, la situazione è decisamente migliore, ma questo comporta, come diretta conseguenza, lo spostamento della feccia sociale, che ormai ha "corso legale" in Italia, verso zone dove l' atteggiamento si rivela più molle, come nel caso, lo abbiamo più volte ribadito, di Vicenza.
Speriamo, dunque, e faremo di tutto affinché ciò avvenga, che la "politica" cittadina inizi ad affiancare con maggiore impegno e lealtà le forze dell' ordine ed i cittadini che si impegnano quotidianamente per migliorare lo stato di cose attuale, altrimenti non vediamo via d' uscita dalla condizione di degrado che progressivamente sta fagocitando la nostra città .
A tal fine invitiamo ancora una volta i vicentini a riscuotersi dal torpore nel quale sembrano essersi rifugiati e a dare vita ad iniziative di protesta, di denuncia e di proposta per la situazione della sicurezza a Vicenza.
Solo così l' attuale maggioranza politica in Comune si sentirà costretta ad uscire allo scoperto ed a rimediare almeno in parte ai danni fatti finora, fornendo finalmente risposte serie (che non siano solo verbali) e mettendo in campo quei provvedimenti, con le dovute misure di controllo che li rendano effettivi, che contribuiscano a ripristinare un livello di ordine pubblico accettabile e restituiscano a Vicenza il grado di vivibilità che spetta di diritto ai cittadini.
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