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Novità dal Comune su tombola Albergo cittadino, tariffe taxi, imposta di soggiorno

Di Emma Grande Venerdi 19 Dicembre 2014 alle 23:29 | 0 commenti

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Il Comune di Vicenza ha comunicato che ritorna la festa di Natale all'Albergo cittadino, ci saranno nuove tariffe taxi per contrastare gli abusivi e favorire la vocazione turistica della città, e per l'imposta di soggiorno Confesercenti e Assoturismo hanno definito Vicenza come una gestione virtuosa, l'assessore Jacopo Bulgarini d'Elci commenta: “grazie alle entrate, dall'anno prossimo ci sobbarcheremo addirittura il costo dello Iat di piazza Matteotti, altrimenti destinato alla chiusura per i drastici tagli della Regione”.

Maggiori dettagli nelle note ufficiali del Comune:

Ritorna la festa di Natale all'Albergo cittadino organizzata dagli ospiti e dagli operatori della struttura che allestiranno una tombola con ricchi premi a cui sono invitati tutti i vicentini. L'appuntamento, per lo scambio di auguri e il tradizionale taglio del panettone, è per martedì 23 dicembre alle 20,30, nei locali di viale San Lazzaro 73.
La festa sarà anche occasione per vedere alcune delle sedie in legno restaurate con grande vena artistica dagli ospiti della struttura durante il laboratorio “L'albergo del rinnovo”. 

 

"Contrastare i tassisti abusivi, dissuadere i giovani dal mettersi al volante a tarda notte all'uscita dai locali, offrire un servizio di qualità ai turisti e un trasporto sicuro a prezzo scontato alle donne nelle ore notturne. Sono questi gli obiettivi della rimodulazione delle tariffe del servizio taxi concordate dall'amministrazione comunale con la Cooperativa Tassisti Vicentini e le associazioni di categoria Confartigianato e CNA". Questa la dichiarazione dell'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti che oggi ha presentato le nuove tariffe in vigore dal primo gennaio 2015 sugli oltre 20 mezzi mediamente in funzione tutti i giorni in città.
Sul fronte della lotta ai tassisti abusivi che avvicinano in particolare i militari americani di stanza a Vicenza, accanto a una maggiore attività di controllo e repressione sono state formalizzate tariffe fisse e competitive per i tragitti dalle caserme Ederle e Del Din alla stazione, a piazza Castello o a piazza Matteotti (9 euro) e tra le due caserme (14 euro).
Per contribuire a sviluppare la vocazione turistica di Vicenza, oltre a prevedere quanto prima a bordo dei taxi mappe multilingue con informazioni sulla città, è stato deciso di introdurre la tariffa fissa di 7 euro, pari al costo minimo di una corsa, per raggiungere dalla stazione, da piazza Castello o da piazza Matteotti destinazioni strategiche come La Rotonda, Villa Valmarana ai Nani, la Basilica di Monte Berico, il Teatro Olimpico e la Basilica Palladiana, oppure, in chiave di servizio a ricoverati e parenti visitatori, l'ospedale San Bortolo. Chi, magari carico di bagagli, vorrà invece farsi accompagnare dalla stazione alle porte del centro città rappresentate da piazza Matteotti e piazza Castello spenderà sempre 5 euro.
Infine, nell'ottica di agevolare le donne che viaggiano da sole a tarda ore e i ragazzi sotto i 25 anni che raggiungono o escono dai locali anche in piena notte, dalle 22 alle 6 di mattina è stato introdotto uno sconto del 20 per cento sull'importo totale della corsa.
Quanto alle tariffe base, a otto anni dall'ultima revisione e in linea con l'adeguamento ISTAT e con quanto avviene da anni in altre città del Veneto, dal primo gennaio la corsa minima passa da 6 a 7 euro, lo scatto di apertura da 1,60 euro a 2,50 euro, il costo al chilometro da 0,66% euro a 0,80 euro. Sono stati però del tutto eliminati i supplementi per corse fuori Comune, per la terza e quarta persona, per cani e gatti e durante le festività. 

 

Confesercenti e Assoturismo plaudono alla virtuosa e vincente gestione dell'imposta di soggiorno da parte del Comune di Vicenza, che la affida in buona parte al consorzio di promozione turistica Vicenzaè. “La notizia apparsa oggi sulla stampa – dichiara il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci – non può che rallegraci e riempirci di soddisfazione, perchè riconosce la trasparenza e la lungimiranza con cui, a tre anni dall'istituzione dell'imposta, continuiamo a reinvestire i proventi solo ed esclusivamente in turismo e cultura, in particolare per la promozione, per l'accoglienza e per l'organizzazione di eventi ad alta capacità attrattiva. La nostra amministrazione, infatti, sta da anni lavorando all'espansione dell'offerta turistico-culturale nelle sedi museali e monumentali, a beneficio dei cittadini e dei turisti, ma anche degli operatori economici della città che possono così contare sull'arrivo di un maggior afflusso di visitatori e quindi di clienti. Siamo infatti convinti che sia questa una delle principali chiavi sia per valorizzare le bellezze storiche, culturali e architettoniche della città, sia per combattere la crisi economica. E a Vicenza siamo talmente bravi – aggiunge il vicesindaco - che grazie alle entrate dell'imposta di soggiorno, sopperiremo alle mancanze della Regione, che sta insensatamente e progressivamente abdicando ai compiti precedentemente assunti per quanto riguarda le attività di informazione ed accoglienza turistica”.
L'assessore Bulgarini d'Elci si riferisce all'approvazione, pochi giorni fa, da parte della giunta comunale, dell'accordo triennale di collaborazione con la Regione Veneto per la gestione dell'ufficio Iat di piazza Matteotti, “altrimenti destinato alla chiusura – spiega l'assessore -, a causa del taglio di tutti i fondi che trasferiva alle Province e ai consorzi per gestire i punti di informazione e accoglienza turistica. Una follia – commenta il vicesindaco -, anche perchè sfugge cosa stia facendo la Regione per il turismo, con le risorse assai poco federalisticamente accentrate nelle mani di Finozzi, assessore al turismo vicentino, che sta facendo tutto il possibile per sabotare la start up turistica del vicentino”.
“Pur di tenere in vita lo Iat di Vicenza, quindi – conclude Bulgarini d'Elci -, subentriamo nella gestione, per affidarla al Consorzio Vicenzaè, di cui il Comune è socio fondatore. Il consorzio è infatti l'unica realtà presente sul territorio che, da oltre 20 anni, svolge con competenza e professionalità un ruolo di coordinamento per la promozione della città e l'accoglienza di visitatori e turisti”.  
Così, dal prossimo primo gennaio, per tre anni, grazie alle entrate dall'imposta di soggiorno, il Comune sosterrà il costo annuo complessivo pari a 100 mila euro necessario a far funzionare lo Iat, salvo che non arrivi il contributo di 25 mila euro chiesto alla Regione, misura una tantum, valida solo per il 2015. 


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