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La Commissione territorio del comune di Vicenza ha iniziato i lavori. Ad alta velocità

Di Sara Girombelli Mercoledi 17 Dicembre 2014 alle 23:44 | 0 commenti

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Sono cominciati oggi i lavori a spron batturo, visti i tempi ristretti disponibili, della Commissione territorio del comune di Vicenza, relativamente alla questione della nuova linea ferroviaria, che comporterà l'ingresso di Vicenza nell'asse Milano-Venezia dell'alta velocità. Il progetto è composto da due parti, una strettamete legata alla ferrovia e una relativa alle opere connesse.

Alcuni argomenti sono trattati molto approfonditamente nello studio di fattibilità prodotto dagli ingegneri della RFI (Rete Ferroviaria Italiana), altri lasciano spazio a una futura definizione che sarà possibile solo nel momento in cui questo tale studio di fattibilità verrà approvato (come ad esempio il costo complessivo per ogni singola fase dei lavori, stimato con dei limiti di spesa, ma che per motivi puramente logistici non è ancora definitivo). L'accordo, da cui è partito lo studio di fattibilità, risale allo scorso 29 luglio e il tutto dovrà essere approvato definitivamente entro il 30 giugno del 2015 (come stabilito da decreto, ai fini della convocazione della conferenza sui servizi). L'intero progetto avrà costi per un valore complessivo di 5,402 miliardi di euro (circa 600 milioni in meno rispetto alla proposta precedente del CIPE) e avrà una durata minima di 6 anni solo per la prima fase dei lavori. Il progetto, infatti, prevede la costruzione di due lotti in due fasi differenti: due diverse stazioni, una presso la Fiera di Vicenza e l'altra nei pressi del Tribunale. La prima stazione prevederà quattro binari (due di corsa e due di precedenza) che esguiranno il servizio AVAC (Alta Velocità e Alta Capacità). La seconda avrà a sua volta altri quattro binari (due di corsa e due di precedenza) riservati alla linea Verona-Padova, più a nord rispetto a quella attuale, aggiungendoci i binari dello scalo merci. Questa linea, nello specifico, sarà modificata in diverse fasi provvisorie per far spazio ai nuovi binari senza interrompere il servizio. Tutto ciò dovrà avvenire prima dell'attuale stazione di Vicenza. Fatta questa operazione, gran parte dei binari della stazione attuale saranno liberati, in questo modo si avrà spazio per creare deviazioni provvisorie delle linee e cominciare a costruiree le gallerie artificiali che accoglieranno le due linee (Verona-Padova e AVAC). Tali gallerie artificiali, che si estenderanno per circa 3km interrate, saranno percorribili in superfice dalla viabilità stradale.
Rispetto ad altre soluzioni precedenti, questa impatta di più nei centri urbani. C'è, quindi, una relazione apposita sulle linee guida che verranno seguite dal prossimo gruppo progettuale, tra cui indicazioni per la mitigazione del rumore, che sarà necessaria sia per la nuova linea che per quella vecchia. Recentemente RFI ha prodotto un tipologico standard di barriera antirumore e saranno queste che verranno utilizzate per questo e altri progetti. La nuova linea AVAC , infine, oltre che alle norme nazionali dovrà rispondere anche alle vigenti normative europee di interoperabilità nella gestione dei parametri geometrici e dei sistemi di sicurezza.
La stazione in zona tribunale, che dovrà a tutti gli effetti sostituire l'attuale stazione vicino Campo Marzio, utilizzerà l'attuale sistema di parcheggi senza aggiungerne altri. Sistemi multipiano sarebbero impattanti e sono quindi stati scartati, mentre sottoterra non si possono fare. Sicuramente dovrà essere potenziatao il collegamento con la città attraverso un sistema di filobus.
Dubbi in commissione sono stati mossi dal consigliere Claudio Cicero, che aveva partecipato ai lavori per il progetto precedente. Cicero si domanda se sia effettivamente necessario dismettere una stazione ancora performante dopo più di 160 anni di vita, costringendo i pendolari del comprensorio vicentino a dover effettuare cambi di stazione (tra quella di Fiera e quella del Tribunale) per effettuare lo stesso percorso che in precedenza avrebbero potuto fare spostandosi di pochi metri, da un binario all'altro. Inoltre nutre timori su quale sia effettivamente il modo in cui RFI valorizzerà il suolo della vecchia stazione una volta dismessa. Perplessità anche sull'effettiva durata dei cantieri all'interno della città che, secondo il consigliere, potrebbero durare molti anni creando non poche difficoltà e non sarebbero necessari perché a suo parere non sono necessarie due nuove stazioni, ma al massimo un rinforzamento della linea attuale con quattro nuovi binari per l'alta velocità. RFI risponde che i lavori verranno eseguiti in più fasi in modo da garantire il minor fastidio possibile e che il progetto di valorizzazione dell'attuale stazione non è ancora stato affrontato (è troppo presto), ma normalmente si adatta alle esigenze delle diverse città (si passa da un allargamento dei parcheggi come a Firenze al complesso di ristrutturazione della stazione Tiburtina, complemente rinnovata negli ultimi anni, dopo l'incendio).
Dubbi anche da parte della consigliera Dovigo per quanto riguarda l'effettivo impatto ambientale dell'opera (sembra che uno studio sia già stato effettuato per legge e che verrà in seguito ripetuto) e sull'effettivo abbattimento dei costi rispetto ai precedenti progetti (ma RFI conferma che, anche se la prima fase avrà un costo necessariamente superiore per via della costruzione della nuova stazione, nel complesso ci sarà comunque un risparmio di centinaia di milioni di euro).
Secondo il consigliere Ferrarin (M5S) l'alta velocità non dovrebbe essere portata a Vicenza poiché si domanda quanta richiesta ci sarebbe effettivamente. Poiché un'offerta simile necessiterebbe di un notevole guadagno per essere compensata, Ferrarin pensa che dovrà esserci necessariamente un'affluenza di persone provenienti da tutta la provincia che si riverserà in città per far uso delle linee AVAC e di conseguenza il traffico automobilistico smaltito attraverso un incremento del servizio ferroviario sarebbe nuovamente intasato.

Sull'argomento sono state già programmate altre commissioni territorio aperte al pubblico nei giorni 18, 22, 23 dicembre alle 17,30 e sempre nella sala del consiglio comunale.

Le associazioni e i gruppi portatori di interessi diffusi possono presentare richiesta di audizione telefonando ai numeri 0444 2214630444 221463 o 221479 entro venerdì 19 dicembre alle 13 (chiamare dalle 8.30 alle 13; martedì e giovedì anche dalle 16.30 alle 18).

Eventuali osservazioni scritte vanno inviate entro lunedì 29 dicembre alle 13 all'indirizzo email [email protected]
Tutta la documentazione relativa allo studio di fattibilità è pubblicata nella sezione "In evidenza" del sito www.comune.vicenza.it; a breve sarà resa disponibile anche la consultazione del cartaceo. 

Leggi tutti gli articoli su: Tav, Commissione Territorio

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