Cicero: Comune dimentica piani urbanistici attuativi, porzioni città sono private
Mercoledi 1 Luglio 2015 alle 18:45 | 0 commenti
Claudio Cicero, Consigliere comunale lista Impegno 360°
Da diversi operatori privati mi pervengono lamentele sulla gestione dei piani urbanistici attuativi da parte dell’amministrazione comunale. I piani attuativi, voglio ricordarlo, sono lo strumento principe per la crescita della città e discendono sia dal vecchio PRG che dal nuovo Piano degli Interventi.ÂSono strumenti attraverso i quali l’operatore privato realizza non solo i volumi edilizi previsti ma anche, su disegno approvato dall’Amministrazione, le strade, i marciapiedi, il verde pubblico, i parcheggi che servono al nuovo insediamento. Abbiamo tutti in mente le grandi realizzazioni (Pomari, Cotorossi) ma in realtà i casi sono decine e diffusi su tutto il territorio. Ebbene, a fronte di significative realizzazioni permane molta incertezza sui collaudi e sulla cessione delle aree al Comune, con le conseguenti responsabilità in relazione al regime giuridico e patrimoniale, alle manutenzioni e, quindi, alla sicurezza. Non è possibile che a distanza magari di anni dalla realizzazione non vi sia certezza sulla situazione patrimoniale e che le opere deperiscano nel disinteresse delle parti. Ho presentato una interrogazione per capire quali siano le procedure, il personale e le strutture che il Comune mette in campo per gestire i piani attuativi e la complessa attività di controllo e acquisizione delle opere che servono alla città . Â
INTERROGAZIONE Â
Al Sig. Sindaco Al Sig. Assessore alla Cura Urbana Al Sig. Assessore alla Progettazione Â
Premesso che: - i piani urbanistici attuativi (PUA), come diversamente denominati sia nel precedente PRG che nell’attuale PI, rappresentano un fondamentale strumento di crescita della città ; - i PUA prevedono per la quasi totalità la realizzazione di opere infrastrutturali da parte dell’operatore privato; - mi sono pervenute diverse segnalazioni sulla mancanza di attenzione, da parte degli Uffici comunali, in relazione alle opere di urbanizzazione poste a carico dell’operatore privato; - che ad oggi risultano “aperte†moltissime pratiche; - sembrano delinearsi rilevanti porzioni di città ancora “private†sul piano del diritto, con riflessi anche sulle responsabilità in capo a soggetti diversi dal Comune,  chiede di sapere: - quali siano le strutture comunali preposte alla vigilanza sull’attuazione dei PUA; - quale sia la dotazione di personale e quali i profili professionali dedicati alla gestione dei PUA; - quale sia la procedura amministrativa e operativa, successivamente all’approvazione del piano, per gli aspetti attinenti ed in capo all’Amministrazione comunale; - quanti e quali siano i PUA in fase di attuazione o comunque conclusi ed in attesa di collaudo; - quanti e quali siano i PUA collaudati e per i quali non è ancora intervenuta la cessione delle aree e delle opere al Comune di Vicenza; - se sia mai stata operata una ricognizione e una successiva operazione catastale di allineamento tra cessioni e patrimonio comunale; - come si comporta l’Amministrazione comunale in presenza di piani non collaudati e sui quali non sia ancora intervenuta la cessione delle opere e delle aree in relazioni alle manutenzioni e ai profili di responsabilità ; - se gli strumenti gestionali per le manutenzioni prevedano l’incremento progressivo di aree e opere a seguito dell’acquisizione al patrimonio comunale ed in che forma.
Accedi per inserire un commento
Se sei registrato effettua l'accesso prima di scrivere il tuo commento. Se non sei ancora registrato puoi farlo subito qui, è gratis.