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Buona Scuola di Renzi, Cgil Vicenza: "Sos collaboratori, qualche scuola vicentina potrebbe non aprire i cancelli"

Di Pietro Rossi Giovedi 3 Settembre 2015 alle 21:51 | 0 commenti

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Progetto "Buona Scuola" di Renzi. A due giorni dalla spedizione, da parte del Ministero, delle mail di assunzione a tempo indeterminato ai docenti, qual è la situazione a Vicenza? C'è già chi parla di "deportazione" in merito ai trasferimenti dei professori lontano da casa. Ma in realtà la cosidetta "fase B" ha destinato di ruolo a chilometri di distanza solo 8 docenti vicentini. 

"Sono gli insegnanti del sud che sono stati trasferiti al nord - commenta la FLC CGIL - il problema della riforma è piuttosto la scarsa trasparenza sui criteri di assegnazione". Inoltre è ancora sospeso il discorso sul precariato dei collaboratori scolastici. E, secondo il sindacato, qualche scuola a Vicenza, potrebbe rischiare di non poter aprire i cancelli. 

Un giudizio positivo sulla "buona scuola" arriva dal dirigente dell'ufficio scolastico territoriale di Vicenza, Giorgio Corà: "A Vicenza siamo andati bene pochissimi hanno rinunciato al ruolo, solo in due o tre posti anche se non abbiamo ancora gli elenchi completi, sulla fase "B" procederemo con le nomine il 14 settembre". Inoltre, secondo il dirigente "la maggior parte dei posti di sostegno sono stati coperti".
Una grande differenza rispetto allo scorso anno, quando il ruolo veniva assegnato solo per il 40% delle docenze. "Molto è cambiato - conferma Corà - dal punto di vista delle nomine si comincerà con più insegnanti di ruolo e con qualche posto di supplenza all'inizio delle lezioni, ma il tutto sarà più stabile già a ottobre".
La FLC CGIL individua però dei punti critici. In primo luogo sulle procedure di assegnazione dei posti fissi: "Siamo chiaramente soddisfatti dei passi avanti sulla regolarizzazione ma non sappiamo in base a quale criterio e con che punteggio siano stati trasferiti i docenti. Ha fatto tutto un algoritmo, è una cosa meccanica e non hanno posto fine al precariato: su 4200 posti da assegnare solo metà sono andati di ruolo, il resto vediamo se saremo coperti con supplenti".
La preoccupazione maggiore, per il sindacato, riguarda però il personale Il personale ATA e cioè amministrativo, tecnico e ausiliario statale degli istituti. "Una cosa che emerge è che il piano di assunzioni riguarda solo i docenti e non questo personale - conclude la Cgil - anche a Vicenza, in certi plessi scolastici c'è un solo collaboratore e se questo si ammala, per sette giorni non può essere sostituito, con il rischio reale che nessuno possa aprire la scuola al mattino".


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