Bollette Sinti, Fogagnoli (Prc): atteggiamenti legalistici per le elezioni regionali
Lunedi 23 Febbraio 2015 alle 20:49 | 0 commenti
Roberto Fogagnoli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Vicenza, interviene sulla vicende delle bollette al campo Sinti di viale Cricoli
Il Consigliere Comunale NCD Dino Nani (prendiamo lui per non parlare di Bulgarini, piuttosto che di Sala o di Variati e la lista potrebbe allungarsi), parla di principio di equità e di giustizia nel procedere a far staccare l'energia elettrica alla comunità sinti di Viale Cricoli.
Noi pensiamo che l'equità e la giustizia non passa nel togliere i servizi pubblici essenziali (acqua, luce e gas) a qualcuno, bensì nel permettere che tutti coloro che stentano, o non ce la fanno proprio, a pagare le forniture per evidenti difficoltà economiche ad avere accesso a questi servizi essenziali per avere una vita minimamente dignitosa. E qui pensiamo al caso dei 5000 e più vicentini che sono in gravi difficoltà ma che debbano poter riavere l'energia elettrica, il gas e l'acqua; noi crediamo che l'Amministrazione Comunale, i servizi sociali e il Prefetto debbano trovare il modo per garantire questo principio sancito dall'articolo 3 della Costituzione ancora vigente. In uno stato laico non è possibile delegare ad enti religiosi il compito di dirimere le controversie economico-sociali, che non garantiscono una vita dignitosa ai cittadini.
Il comportamento degli amministratori comunali di Vicenza ( che tanto si vantano del  primato di “prima città in Italia† come afferma Bulgarini) così come si è visto in questi giorni è patetico e dimostra una insensibilità , che mai avremmo pensato, nascosta da falso legalitarismo . Far togliere la corrente elettrica a 24 famiglie con minori è stato illegale e non rispettoso dei diritti sanciti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia,  recepita dal governo italiano
 Noi pensiamo che tutto questo abbia a che fare con l’imminente campagna elettorale per le elezioni del Presidente del Consiglio Regionale; questi atteggiamenti legalistici (quante sono le situazioni in cui la legge è calpestata e tutti girano la testa per non vedere) sono dettati dalla percezione che il sentire comune non è a favore dei giostrai, dei sinti, dei rom, dei neri, dei diversi insomma, considerati dai più come dei parassiti? Invece di creare un clima di inclusione si permette che arruffapopoli in camicia verde o nera istighino altra povera gente alla rabbia all’odio razziale alla “giustizia fai-da-teâ€, dando voce tramite mass-media agli istinti più bassi dell’uomo. I politici hanno delle responsabilità per l’atmosfera di contrapposizione contro questa comunità , rea di chiedere i minimi diritti di cittadinanza, gli stessi diritti che altra gente in difficoltà chiede. Povera gente che domani si sentirà dire: “non te g'ha schei? trovate un lavoroâ€; povera gente a favore della quale i servizi sociali intervengono poco o nulla nella logica di un governo renziano, per cui fare delle politiche sociali al fine di alleviare, se non cancellare, la povertà non porta ricchezza, anzi diventa assistenza gratuita e sperpero di denaro. Se lo sperpero di denaro fosse questo saremmo una nazione ricchissima ma invece le famiglie in stato di disagio crescono.
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