Berlato si fa... Maule. Per qualche voto in più per FdI scivola l'accusatore di Galan e Sartori
Sabato 16 Maggio 2015 alle 21:20 | 0 commenti
È tempo di regionali e, dopo il 6-1 pronosticato da Renzi che vede il Pd vincere in sei regioni ma non in Veneto, la "gattina" vicentina, ex bersaniana, Alessandra Moretti, è destinata ad accaparrarsi per altri 5 anni una prebenda niente male, ma da semplice consigliere regionale e non da prima governatrice donna della terra del Leone.
Ma ora, a risultato scontato per il premier segratario del PD, anche nella circoscrizione di Vicenza si comincia a parlare dei candidati che i commentatori qualificano in tutta Italia come "impresentabili".
In attesa di altre segnalazioni non vogliamo buttare la croce su uno dei 9 candidati a Vicenza della lista di Fratelli d'Italia, capeggiata da Sergio Berlato ex europarlamentare, che col prefisso di "ex" ha pagato le sue strenue e solitarie battaglie contro il malaffare griffato Galan & Sartori.
Ma ci stupisce che, proprio dopo le sue lotte lancia in resta contro chi ha inquinato il mondo degli appalti veneti, che gli sono costate l'elezione a Bruxelles con Forza Italia già Pdl, Berlato abbia accolto nella sua lista tal Mirko Maule, anche lui "ex", ma come sindacalista (a destra nella foto, ndr).
Il leader dei cacciatori lo ha fatto di certo per raccogliere i voti attesi dal suo entourage e così sostanziare la sua ambizione, politicamente giustificata, di guadagnarsi un assessorato nel caso, probabilissimo, vinca Zaia,
Maule, però, sindacalista vero non lo è mai stato perchè lui, leggendo le cronache tra cui, quelle approfondite da noi, è stato un classico esempio di chi di sindacato vive e non di chi lotta per chi lavora per vivere.
A liberarsene fu prima la Cisl e poi la Uil, in questo caso dopo la segnalazione, prolungata e comprovata, su questo mezzo di operai che lo accusavano di aver sottoscritto accordi a loro sfavorevoli per puro vantaggio personale, come confermato dalla ditta interessata, la BTS, con la copia, da noi pubblicata, di pagamenti che sarebbero stati effettuati a suo favore (qui la nostra ultima intervista a Maule con i link ai fatti precedenti, ndr).
Dopo le due "fuoriuscite" (lui dice che Cisl, Uil e Cgil erano in blocco contro di lui e la sua forza di accusatore dirompente dei loro misfatti), Maule è sbarcato alla semisconosciuta Cisal dove, grazie alle sue indubbie capacità persuasive su cui evidentemente conta anche Berlato, si è portato un gruppo di suoi iscritti in un balletto di sigle locali, regionali e nazionali (e con qualche lavoratore o socio cooperante a provare a farsi giustizia da solo contro di lui, come da sue frequenti mediatiche e vittimistiche denunce).
Il suo cognome, sempre presente nelle liste di chi risulta "distaccato" da un'azienda, in cui figura come dipendente, per fare il sindacalista full time e ben retribuito, è rimasto, quindi, mediaticamente ben esposto prima che la Cisal stessa defungesse anche a Vicenza.
E lui? E lui, sempre a caccia di una carica e di una prebenda di cui vivere, diventa, prima, Presidente Regionale della notissima... Asso-Consum e ora candidato alla regione a caccia di opportunità .
È un suo diritto, gli elettori decideranno.
Ma di certo Sergio Berlato, dopo aver guadagnato con noi e con la società tanti punti per le sue battaglie, ora ne ha perso almeno uno, accettando e promuovendo un candidato che tutto potrà vantare meno la coerenza e la fedeltà ai principi di duri e puri come lui, Joe Formaggio, Paolo Gozzi e altri componenti di una lista di brave persone.
E tutto per qualche voto in più.
Dopo aver rinunciato a migliaia di voti per l'Europarlamento per questioni di principio e di sostanza., anche l'europarlamentare Berlato scivola, quindi, sulla buccia di banana dei voti da raccattare, magari tappandosi il naso, per tornare a fare l'assessore... semplice.
Signori elettori, c'è la crisi...
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