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Apre l'ala novecentesca di Palazzo Chiericati, Bulgarini: "Da pinacoteca a polo culturale"

Di Andrea Fasulo Giovedi 3 Settembre 2015 alle 15:58 | 0 commenti

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Dopo i lavori edili è ora la volta del nuovo allestimento. Prende forma l'ala novecentesca di Palazzo Chiericati, prima adibita ad uffici, che ora offrirà nuovi spazi per accogliere tra le 100 e le 120 opere, comprese dal Trecento al 1570, dai capolavori di Paolo Veneziano e Hans Memling alle tele di Tintoretto, Veronese e Bassano. I lavori fanno parte del secondo stralcio, cofinanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Per il nuovo allestimento sono stati previsti a bilancio dal Comune 250mila euro.

Il completamento dei lavori è stato presentato questa mattina dal vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d'Elci e dal direttore scientifico del Museo Civico Giovanni Carlo Federico Villa. Per la direzione tecnica e il progetto esecutivo erano presenti l'architetto Emilio Alberti e il professor Mauro Zocchetta. 

"L'identità culturale del nostro territorio passa attraverso Palazzo Chiericati e soprattutto attraverso il ritorno alla città di tutto quello che il palazzo ha da offrire" ha spiegato Bulgarini d'Elci. "Questo ci consente di traghettare quello che è il più importante museo di terraferma in Veneto verso un'identità nuova, da pinacoteca a vero e proprio polo culturale, luogo di rilevanza sociale vivo e vissuto".
L'apertura della nuova ala è prevista per metà febbraio, ma già tra poche settimane sarà presentato un progetto di mostra temporanea che darà la possibilità al pubblico di un primo accesso con apertura ridotta.
Il riordino erspositivo consentirà di allestire a piano terra una sala dedicata alla città di Vicenza dove saranno collocati i "lunettoni", provenienti dal palazzo del Podestà e raffiguranti i rettori di Vicenza inviati da Venezia. Al primo piano sarà ricostruita la Chiesa di S. Bartolomeo, demolita nell'800, riunendo così pale d'altare attualmente conservate in più sale del museo: capolavori di diversi maestri, tra i quali spicca Bartolomeo Montagna, grande interprete del Rinascimento vicentino.

 

Comune di Vicenza - Giunti alla fase conclusiva i lavori edili, l'ala novecentesca di palazzo Chiericati comincia a prendere forma anche nell’allestimento, la cui realizzazione è resa possibile da un finanziamento comunitario gestito dalla Regione Veneto.

A poco a poco vanno infatti a comporsi i tasselli che daranno vita a un museo di nuova generazione, la cui crescita sarà affidata al professore Giovanni Carlo Federico Villa, in qualità di direttore scientifico, all'architetto Emilio Alberti e al professore Mauro Zocchetta, ai quali spetta la direzione tecnica e il progetto esecutivo dell'allestimento, come stabilito dalla convenzione stipulata a luglio tra Comune di Vicenza e Fondazione “Giuseppe Roi”.

"Grazie al completamento degli investimenti strutturali, Palazzo Chiericati aspira a spiccare un ulteriore salto di qualità, nella veste non solo di splendida Pinacoteca civica, ma anche di polo culturale vero e proprio, in grado di ospitare eventi espositivi, attività di laboratorio, didattica, presentazioni di libri, performance, insomma uno spazio vivo - questo l’augurio del vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci che questa mattina ha presentato il nuovo allestimento -. La tesi che da tempo stiamo costruendo, come amministrazione, è di porre le condizioni per una crescita stabile del nostro patrimonio storico-artistico. Per attrarre visitatori dobbiamo rafforzare e investire sugli attrattori strutturali come appunto è il museo, con azioni e scelte che valorizzino l’identità culturale vicentina. Oggi ci sono le condizioni per progettare una nuova offerta culturale, potendosi avvalere anche della professionalità e dell'esperienza del professor Villa. Una prospettiva necessaria se vogliamo ampliare obiettivi e orizzonti verso azioni culturalmente e turisticamente rilevanti, di livello nazionale e internazionale".

Dopo la ristrutturazione e il riallestimento dell'ala palladiana di Palazzo Chiericati (terminato nel dicembre 2013, quale primo stralcio dell'intero programma di recupero architettonico), i lavori sono proseguiti con il secondo stralcio, appunto l'intervento sulla parte novecentesca del palazzo, iniziativa cofinanziata con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (nell’ambito del POR CRO parte FESR 2007-2013, Azione 3.2.2 “Interventi di valorizzazione del patrimonio culturale”).

In linea con il progetto museografico generale, approvato dalla Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio, adeguato alle odierne normative tecniche richieste per gli ambiti museali, il nuovo allestimento dell’ala novecentesca – per il quale sono già previsti a bilancio 250 mila euro - consentirà da un lato una migliore utilizzazione degli spazi, con una complessiva riorganizzazione dei percorsi, e dall’altro una valorizzazione delle opere, grazie a un organico piano espositivo rispondente a un criterio cronologico, ma anche a un riordino per temi di carattere monografico.

"Dopo il riallestimento e recupero di Palazzo Chiericati nella sua integrità - svelando luoghi mai visti prima dai visitatori, dai sotterranei ai sottotetti - si giunge ora a porre il primo tassello per la restituzione alla città e al grande pubblico del Museo Civico – dichiara il professore Giovanni Carlo Federico Villa -. La più importante collezione museale veneta di terraferma troverà nel nuovo edificio gli spazi per raccontare la grande arte dal Trecento al pieno Cinquecento, dai capolavori di Paolo Veneziano e Hans Memling alle tele di Tintoretto, Veronese e Bassano. Intrecciando con essi un dialogo in cui la scuola vicentina emerge per la sua qualità altissima. Ecco allora la scoperta del paesaggio e il nuovo linguaggio di Bartolomeo Montagna e della sua bottega, in un allestimento che finalmente restituirà la suggestione della chiesa di San Bartolomeo, ora parte dell'Ospedale Civile ma a fine Quattrocento vera e propria Cappella Sistina di Vicenza, sancta sactorum di un'arte senza confini. Fino alla contestualizzazione dei grandi lunettoni civici di Maffei e Carpioni, porta sulla città e riflessione iniziale sul farsi civico di Vicenza."

Il riordino espositivo, in particolare, consentirà di allestire a piano terra una sala dedicata alla città di Vicenza, dove troveranno collocazione i lunettoni, provenienti dal palazzo del Podestà, raffiguranti i “rettori” di Vicenza, restituendo così al ciclo pittorico la sua unitarietà e la straordinaria valenza figurativa e storica, in quanto testimonianza delle vicende della società vicentina cinquecentesca, con momenti particolarmente emblematici come il quadro di Francesco Maffei raffigurante S. Vincenzo con stendardo, recante nelle mani il modello della città. Conseguentemente il salone al piano nobile, liberato dai lunettoni, tornerà ad assumere l’aspetto di quadreria di palazzo.

Altro elemento altamente qualificante del riordino espositivo, sarà la realizzazione al primo piano di un grande vano che ospiterà la ricostruzione della chiesa di S. Bartolomeo, demolita nell’Ottocento, riunendo così in un unico spazio le superbe pale d’altare appartenute alla chiesa e attualmente conservate in più sale e nelle diverse ali del museo: si tratta di autentici capolavori realizzati da maestri diversi, tra cui spicca la figura di Bartolomeo Montagna, iniziatore e magistrale interprete del Rinascimento vicentino.

Sempre al primo piano troveranno collocazione altri capolavori come l’opera firmata da Paolo Veneziano “Dormitio Virginis” o la Crocifissione del Memling (pannello centrale di un trittico ora smembrato).

L'ala novecentesca accoglierà anche, al primo e secondo piano, una sezione medievale e quattrocentesca, con opere pittoriche del XIII, XIV e XV secolo.

Tra le sale che colpiranno di più il visitatore ci sarà quella dedicata ai grandi maestri della pittura veneta: Jacopo Bassano, Jacopo Robusti detto Tintoretto, Paolo Caliari detto Veronese, Giovanni Antonio Fasolo, rappresentanti dei più diversi e innovativi linguaggi del Manierismo veneto.

 

Numero opere del nuovo allestimento di Palazzo Chiericati:
Ala palladiana: 233 (Lascito Roi, piano nobile, piano terra e giunto, Lascito Quagliato)
Ala novecentesca: 113
Ala ottocentesca: previste 274
TOTALE: 620
Allestimento della Pinacoteca prima dei restauri: circa 200 opere.


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