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Agricoltori, ambientalisti, economisti e politici agli Stati Generali della Caccia a Vicenza

Di Edoardo Pepe Mercoledi 4 Febbraio 2015 alle 21:52 | 0 commenti

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Come abbiamo già anticipato diverse settimane fa gli Stati Generali della Caccia 2015 si terranno a Vicenza, sabato 7 febbraio 2015 alle ore 15.30 all’Hotel Alfa in Via Oreficeria, 50  (Zona Fiera). Si confronteranno cacciatori, agricoltori, ambientalisti, economisti e politici tra cui Daniele Stival, Assessore Regionale alla Caccia del Veneto, Roger De Menech  Deputato PD e Faunista, Flavio Furlani Presidente Regionale CIA  del Veneto, Maurizio Zipponi CNCN/Beretta; una delegazione di Legambiente Veneto composta da Angelo Mancone e Lorenzo Albi.

E ancora Giancarlo Bonavigo Vice Presidente Vicario di Federcaccia Veneto,  Sen. Enrika Stefani, Lucio Tiozzo Capogruppo Regione Veneto, Graziano Azzalin Vice Presidente Commissione Caccia Consiglio Regionale del Veneto, Pigozzo Bruno Consigliere Regionale del Veneto. Saranno presenti inoltre Osvaldo Veneziano Presidente nazionale Arci Caccia e Sergio Sorrentino Vice Presidente nazionale Arci Caccia.

Ecco la nota di presentazione di Arci Caccia del Veneto:

Il 7 febbraio si cambia, questo è quanto afferma Giuliano Ezzelini Storti, Presidente regionale Arci Caccia del Veneto. Da questo giorno i “cattivi profeti” della caccia, quanti hanno vissuto e tratto profitto alimentando lo scontro perpetuo con la “Società” saranno archiviati quali donne e uomini delle “ciacole” inutili ai cacciatori.

L’Arci Caccia del Veneto, orgogliosa delle proprie idee che oggi trovano il conforto di altri rappresentanti della Società civile e delle istituzioni decide di giocare all’attacco: la Società ha bisogno della corretta gestione faunistica e anche la caccia si propone come risorsa. La domanda degli italiani tutti è chiara ed anche molto giusta: in tutti i settori dateci soluzioni, lavoro, risultati.

La “sfida” che abbiamo vinto già prima del dibattito del 7 febbraio - e che certamente non basta – è stata quella di avere il coraggio di aprire il confronto civile e democratico con il convincimento di portare argomenti validi e inconfutabili che facciano breccia nelle posizioni dell’animalismo, in contrasto con gli interessi del Paese.  

Estremismo, fondamentalismo degli “slogan perdenti”  - prosegue Ezzelini - che, da anni, ripropongono gli “ultras” del mondo venatorio ha messo all’angolo i cacciatori.

Il 7 febbraio riprenderemo il percorso avviato nazionalmente da FIdC, Arci Caccia, AnuuMigratoristi insieme ad Università, Istituzioni, Legambiente, Federparchi, Imprenditori delle Armi, Università del Gusto a parlare al popolo italiano con pieno convincimento di trovare spazio nella Società e nelle future generazioni. E’ con questi obiettivi che si alimenta l’unità feconda del mondo venatorio rafforzato dalla scienza e mai più da “cialtroni”.


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