“Era diventato un caos non più tollerabile lì dentro, meglio cosìâ€, ci racconta un lavoratore della zona. Il parcheggio nel cortile dell'ex scuola materna vicino all'edificio dismesso dei servizi sociali del Comune di Vicenza nel quartiere di San Rocco-porta Nova in centro storico a Vicenza, era diventato punto di approdo per decine e decine di automobilisti, in seguito ad alcuni servizi giornalistici e televisivi che l'hanno portato alla ribalta, con auto parcheggiate ovunque e terreno ridotto a una palude nei giorni di pioggia.
Durante la notte, alcuni non ben identificati soggetti, hanno distrutto la vetrina del bar Matteotti, situato nella medesima piazza, motivando l'atto vandalico con un cartello lasciato sul luogo, riferito all'aperitivo del Blocco Studentesco in programma in settimana. "Ennesimo atto di intimidazione nei nostri confronti - ha dichiarato il movimento nella nota che pubblichiamo - messo in atto da alcuni soggetti della galassia antagonista, i quali, in nome dell'antifascismo militante, questa notte hanno distrutto la vetrina del locale in cui Mercoledì 12 Aprile si sarebbe svolto un Aperitivo informativo e di aggregazione del movimento. Non ci lasciamo intimidire da chi usa le minacce e l'odio ideologico come unico mezzo di azione politica, sia sulla strada e nelle scuole di giorno, che con vigliacche azioni vandaliche al calare della luce, perchè ormai lontano dalle problematiche degli studenti e dei giovani."
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Il Presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, ha parlato a Vicenza della Superstrada Pedemontana Veneta esprimendo dure critiche e perplessità , come riferiscono nella nota che pubblichiamo Jacopo Berti (a dx nella foto) e Manuel Brusco consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. "Quello delle opere avviate non può diventare una sorta di estorsione", ha detto Cantone. "Le opere vanno fatte rispettando le regole... c'è bisogno di capire un piano che cambia moltissimo la struttura del project, che cambia il meccanismo del rischio". Il M5S da sempre critico sul project financing commenta le dichirazioni di Cantone. Il Capogruppo Jacopo Berti ricorda: "La Giunta aveva detto che con l'Anticorruzione era tutto a posto, invece Cantone parla di un'illustrazione generica del piano e di un progetto profondamente modificato.".
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È arrivata su Radio Radicale per la conduzione di Nicolas Ballario con Oliviero Toscani, Valter Bettiato Fava e Daniele Ferrarin la discussione sulla mega cementificazione di Borgo Berga a Vicenza, che la magistratura ha decretato come illegale, sia pure in ritardo anche per la reticenza di indagati eccellenti tra cui Antonio Bortoli, che non ha voluto rispondere come suo diritto di privato cittadino dimentico, però, di essere oggi il dg in carica del Comune di Vicenza, e tra varie contraddizioni esplose nello "scontro" tra il procuratore capo Antonino Cappelleri e il giudice Massimo Gerace, che nella sua sentenza di "condanna" ne ha negato la richiesta di demolizione demandando alla giunta di Achille Variati, ad oggi muta su tutti i fronti, ogni provvedimento "correttivo" al riguardo.
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La legge n° 10 del 1° febbraio 2013, difende e protegge il verde cittadino. E' uno strumento importante per lo sviluppo urbano sostenibile e la bellezza dei nostri giardini, troppo spesso bistrattati e mal frequentati. Per la difesa degli alberi monumentali, le Amministrazioni Comunali hanno avuto tempo 12 mesi per censirli, chi li danneggia dovrebbe essere sanzionato con 100 mila euro. Finalmente una buona notizia! L'unione tra natura e storia patria, sarà protetta dallo Stato. I grandi alberi, le cattedrali verdi che ombreggiano ancora lungo le nostre strade postali e carrozzabili, saranno protetti come i monumenti marmorei. I grandi alberi in Italia sono oltre 20 mila, quanti ne conta Vicenza? Uno dei doveri della prossima Ammistrazione Comunale dovrebbe essere quello di prendere carta e penna e fare il censimento del patrimonio arboreo ed arbustivo cittadino con annesso un regolamento per la tutela dell'ambiente urbano.
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"Dall'alba di stamane alcuni cittadini stanno manifestando all'interno dei cantieri di Borgo Berga per bloccare i lavori, cosa che avrebbe dovuto fare la politica vicentina che invece si è dimostrata totalmente incapace di fermare la più grande speculazione edilizia mai realizzatasi nella città di Vicenza. E' assurdo come si sia consentita una cementificazione di cento mila metri quadri a pochi passi dalle opere palladiane. E' evidente che esiste una responsabilità politica per quest'opera, a partire dalle precedenti amministrazioni di Lega e centro-destra fino all'attuale amministrazione Variati "lo afferma il senatore Enrico Cappelletti del M5S nella nota che pubblichiamo.
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Pubblicato alle 8.41, aggiornato alle 10.23 con nota delle 9.53. Questa mattina gli attivisti di #vicenzasisolleva, che lo comunica in una nota con foto allegate che pubblichiamo, hanno occupato il cantiere di Borgo Berga, alcuni attivisti da stamattina intorno alle 6 sono montati sopra la gru del cantiere, altri si sono incatenati per bloccare i lavori. All'esterno altri attivisti sono in presidio per tutelare le persone all'interno e supportarle. I lavori sono stati bloccati, i mezzi non entrano e "l'area è stata sequestrata dal basso", alla vigilia del riesame sul sequestro del cantiere di Borgo Berga. Nel frattempo sono entrate ina zione le forze dell'ordine.Seguono nuove note.
Se la bugia berica impera, i silenzi di Achille Variati, sempre muto come un pesce, su fatti scomodi sono da Guinness dei primati e peggiori delle bugie, con le quali ci si deve confrontare prima o poi, mentre i silenzi sono sempre interpretabili. Il 4 febbraio, quando le sue bugie furono esposte da Luigi Ugone al pubblico ludibrio dei vicentini che affollavano le tribune del palasport di Via dei Cavalieri di Vittorio Veneto in occasione dell'assemblea di Noi che credevamo nella BPVi, Variati, a labbra strette dalla rabbia di fronte all'evidenze delle accuse nei suoi confronti che gli ricordavo scritte in "Vicenza. La città sbancata", ci ribadì che lui a fatica in passato ci rispondeva e che ora tornava all'amore assoluto per la bocca... cucita. Ma non rispondere non elimina le domande anzi alimenta i dubbi più cupi sulle risposte, che, se non date, non possono che essere negative per il muto di turno.
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Sig. direttore, mi riferisco a due questioni, anche recentemente apparese nel suo giornale: Parco della Pacee Oasi naturalistica di Casale. In merito al primo, come sappiamo, dovrebbe essere l'epilogo della tormentata vicenda della Base del Din. Apro un inciso: a proposito di questa Base sarebbe auspicabile che prima o poi partisse una "indagine-verità ", una ricostruzione storica per capire se una volta constatato lo smantellamento della pista aeroportuale, che segnava una svolta nel temuto sistema militare in territorio vicentino, e una volta apparsi programmi in alternativa o congiunti alla 173°, non sarebbe stato il caso che il Movimento No Dal Molin avesse avuto l'avvedutezza di reimpostare una posizione, che poteva essere più morbida o più acuta, a seconda delle risultanze. Osservo che l'accorgimento avrebbe evitato la conclusione, oggi evidente, che dal punto di vista politico non è proprio gloriosa, mentre dal punto di vista delle compensazioni... bè, ora vedremo come andrà a finire con il Parco! Chiudo l'inciso.
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