Quotidiano | Categorie: Eventi, Informazione, Diritti umani

Pietro Rossi di VicenzaPiù a Napoli per "Imbavagliati", festival di giornalismo civile

Di Andrea Fasulo Giovedi 27 Agosto 2015 alle 22:10 | 0 commenti

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C'è anche il redattore di VicenzaPiù Pietro Rossi nel team che coordina il festival internazionale di giornalismo civile "Imbavagliati", in corso in questi giorni a Napoli. Una presenza che rende orgogliosa la nostra testata, soprattutto perché la manifestazione, alla sua prima edizione, si batte per una causa sacrosanta: dare voce a giornalisti censurati e perseguitati, che hanno pagato in prima persona per il loro impegno in quei paesi del mondo in cui la libertà d'informazione è maggiormente messa in pericolo, come Marocco, Messico, Colombia, Camerun e Russia.

Il festival, ideato e diretto da Désirée Klain e prodotto dall'Associazione "Periferie del Mondo-Periferia Immaginaria", per l'Assessorato alla Cultura e il Turismo del Comune di Napoli, si svolge al Museo Pan di Napoli fino al 29 agosto nell'ambito di "Estate a Napoli" e dà voce a quei giornalisti provenienti da difficili realtà sociopolitiche attraverso incontri, discussioni, interviste e un giornale, online in italiano e inglese - www.imbavagliati.it, coordinato dal caporedattore dell'evento, lo scrittore colombiano Efraim Medina Reyes e dal nostro giornalista Pietro Rossi - che dopo la conclusione dei lavori continuerà a crescere e ad allargare la cerchia di collaborazioni e l'orizzonte dei campi di indagine.
"Imbavagliati è una manifestazione unica nel suo genere", spiega il giornalista di VicenzaPiù, "e le testimonianze di questi giornalisti, che nei loro paesi non possono esprimere la loro voce eppure non si lasciano piegare dalle intimidazioni, portano a una riflessione sulla funzione della stampa nel nostro paese e anche in piccole realtà come quella vicentina. Essere imbavagliati", aggiunge Rossi, "significa, anche qui da noi, essere costretti - magari con forme diverse di intimidazione come il ricatto economico o il precariato - a piegare la parola oppure ometterla per obbedire a logiche di potere che nulla hanno a che fare con l'informazione. Per questo partecipare come giornalista all'organizzazione di questo festival per me rappresenta una grande crescita professionale ma soprattutto umana".
Il tema della prima edizione di "Imbavagliati" è quello delle mafie globalizzate, messe in relazione con quello locale del sistema camorra. Simbolo del festival la Mehari di Giancarlo Siani, l'auto simbolo custodita proprio al Museo Pan. Tra gli ospiti di questa edizione, che ha visto anche un intervento in videoconferenza di Roberto Saviano, c'è il marocchino Alì Lmrabet, incarcerato nel 2003 per otto mesi a causa di vignette satiriche contro il re Mohammed VI, condannato nel 2005 a non poter più esercitare la professione e inserito da "Reporters sans frontières" tra i "100 eroi dell'informazione".


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