In strada Sant'Antonino una casa in legno e paglia eco-sostenibile
Mercoledi 8 Giugno 2016 alle 15:15 | 0 commenti
				
		Il Comune di Vicenza rende nota una novità assoluta in città : in strada Sant'Antonino 88 sarà pronta a breve la prima residenza in legno e paglia eco-sostenibile. L'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti, insieme all'architetto Jimmi Pianezzola (progettista e direttore dell'opera) e all'ingegnere Costante Bonacina della ditta Casalogica, hanno spiegato gli aspetti positivi della costruzione di edifici di questo tipo in città . Era presente anche il consigliere comunale Everardo Dal Maso.
“Una casa in legno e paglia, la prima a Vicenza, è un'interessante novità e un esempio da ripetere per le caratteristiche di eco-sostenibilità nel rispetto dell'ambiente – ha dichiarato l'assessore alla semplificazione e innovazione Filippo Zanetti -. Quando, negli uffici dell'edilizia privata, abbiamo notato questo progetto innovativo che si sarebbe sviluppato nell'ambito di un ex Bid abbiamo deciso che doveva essere reso noto. L'obbiettivo dei Bid è di dare la possibilità di avvicinarsi alla famiglia d'origine: nell'ambito di determinati vincoli danno l'opportunità di realizzare delle piccole case in deroga alla destinazione del terreno. La vicenda più felice nell'ambito dei Bid è proprio quella di questa abitazione, realizzata interamente in legno e paglia, dalle caratteristiche tecnologiche innovative con indubbi vantaggi energetici e di tenuta. L'amministrazione vorrebbe promuovere questo tipo di costruzioni tanto che il regolamento edilizio che stiamo realizzando desidera incentivare e premiare le costruzioni che privilegiano l'efficienza energeticaâ€.
La  casa singola viene realizzata in ballette di paglia pressata che la  distingue dal punto di vista architettonico e costruttivo dalla prassi  edilizia corrente per lo studio delle forme, il basso impatto  ambientale, la ricerca su materiali da costruzione impiegati.
Il  progetto rientra tra gli interventi per il soddisfacimento del  fabbisogno abitativo familiare avente carattere sociale (ex Bid – Bando  degli interessi diffusi): complessivamente sono pervenute 1525 domande e  ne sono state accolte 626; di queste fino ad oggi sono giunte 29  domande effettive, tra cui 18 risultavano avere i requisiti, hanno  quindi ottenuto il permesso di costruire e sono in fase di  realizzazione.
Il progetto - imitando così un'idea di architettura legata agli archetipi del costruire dove un recinto ed un tetto sovrapposti costituiscono la dimora familiare - prevede un recinto che protegge dalla strada e dal vicino parcheggio, si apre verso il giardino e delimita il patio privato a sud. La grande copertura, della stessa dimensione del recinto ma ruota di 90 gradi, accoglie e protegge l'ingresso, crea un portico per la vita all'esterno, lascia libero il cielo sopra il patio. Quest'ultimo custodisce la vita all'interno ed al contempo è un bacino d'invaso a ciottolato, integrato da un sistema idraulico di vasi comunicanti per lo smaltimento dell'acqua piovana, la micro-climatizzazione del giardino, l'utilizzo di acqua a fini irrigui.
Il riscaldamento e il raffrescamento della casa sono studiati ad hoc a partire dal rapporto della aperture e degli sporti con la luce solare. La climatizzazione come la produzione di acqua calda ed elettricità sono affidate ad un sistema di pannelli fotovoltaici e pompa di calore con accumulo di acqua. La casa non è collegata all'utenza di gas metano.
La  tecnologia adattata e messa a sistema dalla ditta Casalogica di Brescia  (start-up innovativa nel settore delle costruzioni con all'attivo  numerose realizzazioni) prevede che le ballette di paglia vengano  impiegate come grandi mattoni di tamponamento a chiusura della struttura  in legno. Il sistema costruttivo fa riferimento al “metodo Nebraska† per costruzioni in paglia dell'Ottocento statunitense ed alla tradizione  europea sviluppatasi ai primi del Novecento e poi ripresa con nuova  linfa negli anni novanta del secolo scorso.
Questa  tecnica è più economica di circa il 20% rispetto all'uso del laterizio  ed ha consumi energetici ridotti, inoltre il processo produttivo ed il  ciclo di vita del manufatto impiegano bassissimi livelli della  cosiddetta “energia grigiaâ€.
In  caso di incendio il muro in balle di paglia intonacato su due facce ha  la resistenza tripla rispetto alle murature in calcestruzzo e acciaio.
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